“Back to... Vivaldi”. Ritorno a Vivaldi. E ritorno alla Chiesa dei Padri Servi di Maria per un appuntamento tradizionale e irrinunciabile qual è il Concerto di Santo Stefano dell’Associazione Camerata del Titano. Una chiesa carica di storie e di leggende attorno alla delicata immagine della “Madonna della pera” racchiusa nello splendore dell’ancona barocca realizzata dalla bottega riminese dei Coda.
La 34esima edizione del concerto di Santo Stefano, con questo titolo così romantico, vuole rappresentare una serie di valori. Innanzi tutto, la voglia di tornare, dopo un anno in cui la Camerata ha realizzato circa cinquanta concerti con centinaia di autori da Stockhausen a Piazzolla, da Du Fay a Globokar, ad un repertorio forse un po’ trascurato, ovvero quello del barocco italiano. Un back to... che rappresenta anche una specie di "ritorno a casa", dal momento che il Concerto di Santo Stefano è nato proprio nella chiesa di Valdragone il 26 dicembre 1984
Per mercoledì 26 dicembre, ore 16,30, è stato dunque predisposto un programma fresco, gioioso, ricco di affetti e di comunicativa per rappresentare la gioia di tornare in questo luogo dell’anima, così carico di arte, di emozioni e di spiritualità. In particolare, la locandina prevede tre concerti per archi (in sol minore F. XI n.6, in re maggiore F XI n.15, in sol minore F. XI n.27) e i quattro concerti tratti dalla raccolta "Il Cimento dell'Armonia e dell'invenzione" raccolti e noti in tutto il mondo come le “Quattro Stagioni”. Violino solista: Angelo Cicilini. Direttore della Camerata, il Maestro Augusto Ciavatta.
Sempre nel segno della tradizione, anche questo concerto ha una sua finalità benefica. In particolare, la Camerata ha accolto l’invito di accendere i riflettori su questo complesso monastico borghigiano, colpito dall’inesorabilità del tempo e appena ristrutturato dai danni del terremoto di due anni fa, ma che ha un assoluto bisogno dell’amore dei sammarinesi.
Il ricavato dell’ingresso, che sarà a offerta libera, sarà quindi interamente devoluto alla chiesa e al convento annesso.
Comunicato stampa
La 34esima edizione del concerto di Santo Stefano, con questo titolo così romantico, vuole rappresentare una serie di valori. Innanzi tutto, la voglia di tornare, dopo un anno in cui la Camerata ha realizzato circa cinquanta concerti con centinaia di autori da Stockhausen a Piazzolla, da Du Fay a Globokar, ad un repertorio forse un po’ trascurato, ovvero quello del barocco italiano. Un back to... che rappresenta anche una specie di "ritorno a casa", dal momento che il Concerto di Santo Stefano è nato proprio nella chiesa di Valdragone il 26 dicembre 1984
Per mercoledì 26 dicembre, ore 16,30, è stato dunque predisposto un programma fresco, gioioso, ricco di affetti e di comunicativa per rappresentare la gioia di tornare in questo luogo dell’anima, così carico di arte, di emozioni e di spiritualità. In particolare, la locandina prevede tre concerti per archi (in sol minore F. XI n.6, in re maggiore F XI n.15, in sol minore F. XI n.27) e i quattro concerti tratti dalla raccolta "Il Cimento dell'Armonia e dell'invenzione" raccolti e noti in tutto il mondo come le “Quattro Stagioni”. Violino solista: Angelo Cicilini. Direttore della Camerata, il Maestro Augusto Ciavatta.
Sempre nel segno della tradizione, anche questo concerto ha una sua finalità benefica. In particolare, la Camerata ha accolto l’invito di accendere i riflettori su questo complesso monastico borghigiano, colpito dall’inesorabilità del tempo e appena ristrutturato dai danni del terremoto di due anni fa, ma che ha un assoluto bisogno dell’amore dei sammarinesi.
Il ricavato dell’ingresso, che sarà a offerta libera, sarà quindi interamente devoluto alla chiesa e al convento annesso.
Comunicato stampa
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