La banda del Green colpisce ancora. Bersaglio la statua del Pianello
Un’azione di un’irriverenza inaudita rivolta verso uno dei più alti simboli della sammarinesità qual è la Statua della Libertà, opera di Stefano Galletti e donata a San Marino dalla Contessa Otilia Heyroth Wagener di Berlino nel 1876. La firma della malefatta sembra essere quella di Gabriele Geminiani e Luciano Zanotti, che solo poche settimane fa avevano dipinto con una vernice verde, dissoltasi poi come per magia, un piccolo tratto di mura del centro storico.
In realtà dietro le quinte di queste azioni, che ricordano le modalità della “guerriglia marketing”, ci sono tanti buoni propositi, tutti di matrice ecologista e di sostenibilità ambientale. Se il fine giustifica i mezzi, e soprattutto se la vernice ha un’emivita limitata nel tempo, li si potrebbe anche perdonare. Gabriele Geminiani in collaborazione con AER.SM (Associazione Energie Rinnovabili San Marino) sta infatti organizzando per il prossimo autunno il San Marino Green Party, un progetto volto a sensibilizzare cittadini e operatori del centro storico verso un vivere e un turismo ecosostenibile. Ci auguriamo solo che anche in questo caso la vernice sia di quelle completamente rimovibili e che non lasci tracce sulla preziosa pietra. E in fondo una Statua della Libertà verde non è poi tanto male.
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