Bcsm: il "no" del Psd ad una convocazione d'urgenza del Consiglio
Siamo convinti che le decisioni relative alla risoluzione del problema dei crediti non performanti, alla internazionalizzazione del sistema, al rafforzamento patrimoniale delle banche, non possano essere prese a Consiglio Grande e Generale sciolto e Governo in ordinaria amministrazione.
Per questo è altresì importante che Banca Centrale non definisca percorsi che interessano la collettività e non solo questioni di vigilanza o tecniche su cui nessuno può ingerire, sui quali la politica attraverso il Consiglio Grande e Generale e l’esecutivo prossimi si trovino davanti a scelte già compiute.
E’ per il PSD imprescindibile l’indipendenza degli organi dello stato ma ancora più importante che ognuno lavori nella stessa direzione, quanto più possibile in maniera sinergica, ossia quella della cura delle problematiche finanziarie della Repubblica senza operazioni di taglio o di rifinanziamento in grado di minare lo stato sociale, produrre disoccupazione aggiuntiva o innescare spirali debitorie.
Per il PSD sono da esperire tutte le ipotesi che riescano contemporaneamente ad aprire il sistema, tornare ad essere competitivi, migliorare la qualità delle governance bancarie, risolvere il problema degli NPL in maniera la più “morbida” possibile senza mettere a rischio i risparmi dei sammarinesi. In particolare nelle scelte su Cassa di Risparmio, in sostanza ora a gestione pubblica.
Per questi motivi riteniamo di non aderire a proposte di convocazione urgente del Consiglio Grande e Generale in campagna elettorale ma eventualmente ricercare altre forme di dialogo e confronto da concordarsi con la Segreterie Finanze e le forze politiche con il possibile coinvolgimento dei vertici di BCSM.
Comunicato stampa PSD