Dal momento in cui abbiamo espresso alla luce del sole, in sede consiliare, il nostro voto contro l'Ordine del Giorno di Rete che ha sancito la crisi di Governo i nostri nomi sono stati ricondotti a scenari politici alquanto grotteschi. Non che ce ne fosse bisogno, d'altronde basta risentire i nostri innumerevoli interventi consigliari, per ribadire - con estrema trasparenza - quella che è la nostra posizione: siamo consiglieri di opposizione. Rivendichiamo e rimaniamo coerenti con quanto fatto la scorsa legislatura dal momento in cui sono state fatte battaglie per smascherare e poi per incriminare la cricca legata a Confuorti, Banca CIS e settori deviati del Tribunale e di Banca Centrale. In tal senso, pur dai banchi dell'opposizione, abbiamo valutato positivamente il lavoro dei vertici di tre presidi fondamentali recentemente confermati: Tribunale, Banca Centrale e Gendarmeria. Riteniamo che il nuovo Governo sia estremamente precario nei numeri e soprattutto nella reale capacità di segnare un cambiamento nel passo in particolare sul versante degli interventi di carattere economico e sociale su cui non faremo, però, mancare le nostre proposte. La Repubblica ha urgente bisogno di nuovi progetti di sviluppo, improntati alla crescita e all’indipendenza energetica, al fine di garantire l’equilibrio del Bilancio dello Stato e la propria sovranità. Sul versante della prospettiva politica ribadiamo ciò che abbiamo sempre sostenuto: non siamo, in alcun modo, disponibili a riproposizioni - pur sotto forme e colori diversi - di coalizioni all' “Adesso.Sm”. Esperienza giudicata negativamente dai sammarinesi su cui, purtroppo, incidono ambiti di responsabilità politica che hanno pesato in occasione del voto del 2019 e che peseranno anche in prospettiva delle imminenti elezioni in ragione dei numerosi filoni giudiziari apertisi in questi anni e confermati dalla Commissione Consigliare di inchiesta sul settore bancario.
Alessandro Bevitori, Consigliere di LIBERA
Michele Muratori, Consigliere di LIBERA