C10-Su: "Il clientelismo perde il pelo ma non il vizio"

C10-Su: "Il clientelismo perde il pelo ma non il vizio".
Siamo stanchi di controllare ogni settimana le delibere emesse dal Congresso di Stato e riscontrare come ancora oggi, continuamente, a cadenza regolare e in spregio alla condizione da allarme rosso dei conti pubblici, componenti del Governo in carica continuino a perpetrare quell’odioso clientelismo che ci ha portato sull’orlo del baratro.


Alla faccia del blocco delle assunzioni nella PA, alla faccia della valanga di disoccupati che sempre di più affollano le liste dell’Ufficio del Lavoro, alla faccia delle famiglie che si trovano a dover rivolgersi alla Caritas per avere qualcosa da mangiare, ma soprattutto alla faccia di quella meritocrazia di cui tutti si riempiono la bocca, continuano imperterrite le assegnazioni di lauti stipendi garantiti dalla collettività, tramite il trucchetto del contratto di consulenza o collaborazione, senza alcun bando.


Ultimo caso l’assegnazione, in via del tutto discrezionale, dell’ennesimo posto di lavoro all’interno dell’amministrazione Fondiss. 36 ore settimanali retribuite con uno stipendio di tutto rispetto, a 2735,59 € lordi al mese.


Nonostante la legge preveda la possibilità di stipulare questi contratti in via del tutto discrezionale, riteniamo una vera e propria vergogna che si perseveri a distorcere le possibilità di legge a proprio uso e consumo per fare del clientelismo di Partito.


In casi come quello della delibera n.28 del 23 giugno 2015, che prevedono veri e propri posti di lavoro, oltretutto bene retribuiti, opportunità vorrebbe che venissero emessi dei bandi di concorso trasparenti. Sempre che si voglia una gestione trasparente per un Ente come Fondiss, che di privato ha ben poco.


Consulenze e collaborazioni dovrebbero essere utilizzate in caso di necessità particolari, per ottenere il supporto ad hoc di personaggi particolarmente esperti e competenti in una determinata materia.


Invece l’unico minimo comune denominatore della stragrande maggioranza di tutte queste elargizioni, effettuate in particolare da alcune Segreterie di Stato, è guarda caso la mera appartenenza politica.


Il clientelismo non è solamente un atteggiamento odioso e discriminatorio che lede i diritti dei cittadini e distorce il corretto funzionamento della democrazia, ma è anche una delle principali caratteristiche della società mafiosa e la principale causa della crisi sociale ed economica da cui la Repubblica di San Marino fatica a rialzarsi.


Tutti i cittadini dovrebbero quindi indignarsi di fronte al clientelismo, e punire elettoralmente, non premiare, coloro che continuano a comportarsi come se gli ultimi 7 anni di crisi, licenziamenti, chiusure di aziende ed inchieste giudiziarie non si fossero mai verificati.

Comunicato stampa
CITTADINANZA ATTIVA

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