Caso Targhe, Comites apprezza l'emendamento: "Ora fare presto"
Finalmente oggi abbiamo un emendamento capace di rimettere a posto le questioni innescate dal Decreto Sicurezza, entrato in vigore il 4 Dicembre 2018, che ha visto i cittadini Italiani residenti all'estero e i frontalieri, fortemente penalizzati per un atteggiamento della legge discriminante con gli indigenti e con famigliari e affini che non potendo trovare escamotage si sono visti stringere in una morsa che li ha messi seriamente in difficoltà. Idem per i frontalieri che in virtù di una legge che non ha valutato tutte le casistiche possibili, si sono visti licenziati per l'unica colpa di non poter più svolgere il proprio lavoro che era il semplice obbligo di condurre un mezzo della azienda Sammarinese per cui lavoravano. Ora chiediamo al governo italiano di fare presto per evitare un già troppo lungo sacrificio a queste persone, più sfortunate di quelle che potendosi permettere un noleggio a lungo termine, o di poter tranquillamente intestare o comprare una macchina e intestarla in Italia, ha potuto aggirare la norma facilmente senza dover subire alcun procedimento. Ma chi non ha questa potenzialità finanziaria? E le famiglie che hanno figli , parenti o affini che non possono risiedere in territorio Sammarinese anche in virtù di normative e accordi non proprio infallibili? Senza pensare alle casistiche in cui le macchine sono intestate ai portatori di Handicap per ovvi motivi di sgravi, e che per assurdo non potevano più esser condotte dai famigliari che li portavano alle dovute terapie perchè residenti in Italia? E al caso di volontariato come nello sport o in enti no profit, che non possono essere assunti e che si trovano a non poter più donare il loro tempo e la loro opera per la comunità per una regola che non permette più loro di condurre il mezzo con cui spostare gli ospiti o iscritti? Casistiche queste assurde che abbiamo già più volte segnalato, e che andrebbero contemplate in una norma risolutiva! Oggi crediamo che ci sia l'opportunità di vedere un passo avanti ad una trattativa di oltre un anno e mezzo, sperando che tutte le nostre casistiche possano essere riportate in questo emendamento che non deve e non può essere rimandato. Il nostro è un grido: FATE PRESTO E FATE BENE PER TUTTA LA COMUNITÀ' ITALIANA ALL'ESTERO. Ringraziamo il Senatore Marco Croatti che ha raccolto il nostro grido d'aiuto e trasformato in una soluzione possibile. Chiediamo comunque si integri la proposta per renderla risolutiva e non solo per parte del problema, ma per tutti coloro che subiscono questa legge iniqua, e questo lo facciamo da sempre con tutti i referenti politici avendo portato alla loro attenzione le casistiche per le quali ci stiamo battendo da lungo tempo. Auspichiamo che il governo Italiano questa volta proceda velocemente verso la soluzione del problema come da tempo chiediamo.
La proposta Croatti ad oggi riporta: Dopo il comma 5, aggiungere il seguente: «5-bis. All’articolo 93 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, sono apportate le seguenti modificazioni: 1) al comma 1-ter, dopo le parole: "impresa costituita", ovunque ricorrano, sono inserite le seguenti: "nella Repubblica di San Marino, nella Citta` del Vaticano, in Svizzera, nel Principato di Monaco o"; 2) dopo il comma 1-quater, e` inserito il seguente: "t-quinquies. Le disposizioni di cui ai commi 1-bis, 1-ter e 1-quater non si applicano: a) ai residenti nel comune di Campione d’Italia; b) ai residenti in Italia che conducono veicoli destinati al trasporto internazionale di persone o di merci su strada ai sensi della normativa dell’Unione europea o internazionale in materia, esclusi i trasporti di cabotaggio; c) ai residenti in Italia che conducono veicoli di interesse storico o collezionistico e veicoli d’epoca immatricolati all’estero, limitatamente allo svolgimento di manifestazioni autorizzate; d) ai residenti in Italia che conducono veicoli immatricolati all’estero impegnati in competizioni sportive su strada autorizzate ai sensi dell’articolo 9, limitatamente alla durata delle competizioni stesse e delle relative tappe di trasferimento; e) al personale civile e militare dipendente da pubbliche amministrazioni in servizio all’estero, di cui all’articolo 1, comma 9, lettere a) e b), della legge 27 ottobre 1988, n. 470, nonche´ al personale delle forze armate e di polizia in servizio all’estero presso organismi internazionali o comandi NATO. La medesima previsione si applica anche nei confronti dei familiari conviventi all’estero con il personale di cui alla presente lettera; f) al personale civile e militare straniero inviato per prestare servizio presso organismi o comandi internazionali situati in Italia e che conduce sul territorio nazionale veicoli immatricolati all’estero nella propria disponibilita`; 11 Agosto 2020 Commissioni 1ª e 8ª riunite – 397 – g) al personale dipendente di imprese aventi sede in Italia che, per brevi spostamenti strettamente legati allo svolgimento di prestazioni lavorative, conduce veicoli immatricolati all’estero appartenenti o nella disponibilita` di clienti delle medesime imprese. In tali ipotesi, a bordo degli stessi veicoli deve essere presente, durante la circolazione, un documento attestante il rapporto di lavoro con l’impresa e l’attualita` del rapporto tra questa e il cliente proprietario del veicolo o che ne ha la legittima disponibilita`. In mancanza di tale documento, la disponibilita` dei veicoli si considera in capo ai conducenti; h) alle persone residenti all’estero che lavorano o collaborano in modo stagionale con imprese aventi sede in Italia e che per tale motivo hanno la residenza temporanea ovvero normale in Italia, ad esclusione di coloro che acquisiscono la residenza anagrafica in Italia"».
c.s. Comites San Marino