Cda Carisp. La nota della Segreteria alle Finanze
Il nuovo CdA, pertanto, è chiamato ad un ruolo molto importante a partire da un approfondito lavoro di analisi della attuale situazione aziendale, della sua struttura organizzativa e della capacità di tornare a generare reddito.
I Soci saranno chiamati a sostenere la Cassa di Risparmio e lo Stato, per il tramite del Governo, non si tirerà indietro e farà certamente la sua parte.
Tuttavia, sarà indispensabile che il neo eletto Consiglio di Amministrazione predisponga nei primi 90 giorni un piano industriale di sviluppo, da implementare nei successivi 30 giorni, che preveda un progetto di internazionalizzazione e di posizionamento strategico, nonché di gestione dei non performing loans.
L’azione del Governo è coerente con gli orientamenti assunti dal Consiglio Grande e Generale nella corrente e nella precedente legislatura e con la nomina della nuova governance si intende mettere a disposizione di Carisp figure professionali dotate di adeguate competenze in materia di gestione di crisi e ristrutturazioni bancarie, come peraltro ripetutamente raccomandato dal Fondo Monetario Internazionale nei report conclusivi dal 2013 in avanti.
E’ con rammarico che il Governo ha preso atto della decisione dei gruppi di minoranza di non fornire alcuna indicazione per il ruolo di membro del CdA che si era ritenuto opportuno loro riconoscere, come di fatto già verificatosi – con tempi, forme e modalità assolutamente analoghe – nella precedente legislatura.
Il Governo ha ritenuto di prioritaria importanza garantire la nomina del nuovo CdA per avviare da subito il percorso di riorganizzazione e di rilancio necessario a dare una prospettiva solida e credibile al principale istituto di credito sammarinese.
Per queste ragioni, nell’Assemblea degli Azionisti di Carisp svoltasi stamane, l’Eccellentissima Camera – per il tramite dei Sindaci di Governo e della scrivente Segreteria di Stato, a ciò regolarmente delegati dal Congresso di Stato – ha esercitato le proprie facoltà e i propri doveri andando a compiere tutti gli atti di sua pertinenza, al fine esclusivo di tutelare fino in fondo gli interessi di Carisp e dell’intera comunità sammarinese.
Si specifica che le deliberazioni assunte in sede assembleare, hanno rigorosamente rispettato le norme di legge e le disposizioni statutarie vigenti, nonché gli accordi esistenti con gli altri Soci.
Si sottolinea, inoltre, che il negoziato con la Fondazione San Marino Carisp per la revisione degli assetti partecipativi proseguirà, allo scopo di vedere riconosciuta al più presto allo Stato la quota azionaria corrispondente agli ingenti apporti di capitale compiuti negli ultimi anni.
Si conclude, formulando l’auspicio che il confronto sulla situazione odierna e sul futuro di Cassa di Risparmio possa andare avanti – come peraltro già avvenuto in occasione della Commissione Finanze svoltasi nella giornata di mercoledì 5 aprile u.s. – e che a partire dai prossimi passaggi decisionali possa concretizzarsi una partecipazione attiva anche delle forze di opposizione.