Cdls: primo maggio insieme per dire no alle guerre

Cdls: primo maggio insieme per dire no alle guerre.

Di nuovo insieme per dire un fermo no alla guerra: “L’ingiustificata aggressione Russa all’Ucraina - afferma il segretario CDLS, Gianluca Montanari - porta nel cuore dell’Europa un conflitto che rischia di destabilizzare un intero continente. Il tentativo di spostare i confini dell’Europa con i carri armati e le bombe è inammissibile. Ed è da questo piccolo Paese che chiediamo: fermatevi, fermate questa folle e stupida guerra. Fermate questa tragedia”. Una guerra che, sottolinea Montanari, sta alimentando una crisi energetica e una fiammata inflazionistica che porta in primo piano il tema dei rinnovi contrattuali: “Abbiamo da poco firmato con l’Anis il rinnovo del contratto industria che garantisce a 6.500 lavoratori un aumento del 5,4% spalmato sul biennio 2022-2023. Questa firma deve ora fare da battistrada per l’apertura dei tavoli di rinnovo di tutti gli altri contratti scaduti del settore privato e pubblico” Centrale in questo Primo Maggio anche il tema delle riforme. Due su tutte: fisco e pensioni: “Il confronto sulla riforma fiscale - ricorda il segretario CDLS - deve ancora partire ma a pesare come macigni sono attualmente le vergognose cifre sull’evasione fiscale riportate dalla relazione del Segretario alle Finanze: il 50% delle società dichiara di essere in perdita, mentre la maggioranza dei lavoratori autonomi dichiara redditi inferiori a 20 mila euro all’anno. Una vera riforma deve quindi partire dall’equità, che in concreto significa potenziare il sistema dei controlli per far emergere chi si ostina a nascondere la propria redditualità” Sul fronte previdenziale Montanari rimarca che al primo posto c’è la necessità di garantire la prospettiva pensionistica ai giovani attraverso il completamento del secondo pilastro complementare: “E’ ormai indispensabile e indifferibile far funzionare FONDISS affinché integri e sostenga le pensioni. Inoltre è necessario intervenire per colmare il deficit del fondo pensioni del primo pilastro”. Così come sul fronte dell’età pensionabile “è necessario garantire le carriere contributive lunghe e prevendere l’opzione donna”.

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