“Sono 15 mila i lavoratori che da anni attendono il nuovo contratto”. L’ha detto il segretario CDLS, Gianluca Montanari, in una intervista sul quotidiano La Serenissima. Tornando a criticare il decreto sul lavoro occasionale, “segnale di un Paese ripiegato su se stesso e incapace di capire in che direzione va il futuro”, il segretario della Confederazione Democratica ha parlato anche di una vera e propria paralisi contrattuale che interessa quasi tutto il sistema economico: “Ad eccezione del settore industriale, in tutti gli altri comparti il contratto non si rinnova da anni, con il record negativo della PA che attende il nuovo contratto da un decennio. Parliamo di circa 15 mila lavoratori che devono fare i conti con un blocco normativo e retributivo che sta durando da troppo tempo”. Eppure, ha fatto notare Montanari, “non c’è bisogno di guardare all’isola felice rappresentata dai paesi scandinavi, ma alla vicina Italia: in piena pandemia sindacati, imprese e Governo non hanno perso tempo e hanno sottoscritto due importanti rinnovi contrattuali, quello dei metalmeccanici e quello del Pubblico Impiego. Oltre confine si è insomma capito che era urgente lanciare un segnale di fiducia al sistema economico e insieme di tutela dei lavoratori stremati dai lunghi mesi di lockdown. L’esatto contrario di quanto successo a San Marino.
c.s. CDLS