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Cgil: facciamo la Fogheraccia al precariato

17 mar 2016
Cgil: facciamo la Fogheraccia al precariato
Non si possono più ricondurre i diritti esclusivamente ai contratti di lavoro a tempo indeterminato, la società è cambiata, il lavoro è cambiato. La CGIL ritiene che i diritti debbano essere universali per tutti i lavoratori, dipendenti o indipendenti o qualunque sia il loro contratto di lavoro. Questo è l'obiettivo ambizioso che ha portato la CGIL a uscire dalla fase troppo spesso difensiva (per il mantenimento dei posti di lavoro), dove è stata costretta dalla crisi economica e dalle leggi approvate negli ultimi anni per quanto riguarda il mondo del lavoro, per lanciare una campagna straordinaria mirata a conquistare un “Nuovo Statuto del Lavoro” condiviso innanzitutto con gli iscritti e, subito dopo, con il consenso del più largo numero di cittadini.
Consultazione straordinaria
Ora siamo alle ultime battute della campagna straordinaria che si è svolta in tutta Italia per la consultazione degli iscritti alla CGIL sulla Carta Universale dei Diritti dei Lavoratori. Nella provincia di Rimini sono stati consultati oltre 8.500 iscritti, lavoratori e pensionati, per un totale di 520 assemblee, alcune ancora in corso di registrazione.
I pareri raccolti sono molto incoraggianti e tali da spingere l'Organizzazione a procedere sul percorso intrapreso. Stiamo parlando di migliaia, milioni di persone alle quali è stato chiesto di discutere e di votare una proposta, si tratta di una prova eccezionale di democrazia che per noi ha un grande valore e che corrisponde alla nostra idea di partecipazione dal basso. Un esercizio, come si può ben comprendere, lontano da certe prassi politiche alle quali stiamo assistendo in questi giorni.
Legge di iniziativa popolare
Chiusa questa prima fase di consultazione interna, a partire dal 9 aprile inizierà la raccolta di firme che ci porterà a contattare quanti più cittadini possibile, per chiedere di sottoscrivere la legge di iniziativa popolare che intendiamo presentare al Parlamento. Come per la legge 300 del 1970 (lo Statuto dei Lavoratori), noi vorremmo che vengano riconosciuti diritti, anche costituzionali, ai lavoratori che ne sono esclusi, ci proponiamo cioè di far tornare all'intento originario gli articoli della Costituzione italiana snaturati nel tempo con interventi di deregolamentazione e destrutturazione. Vogliamo ricostruire il diritto del lavoro che via via le leggi hanno frantumato, ridare valore al lavoro e al primato della contrattazione. Vogliamo che la pensione e la giusta necessità del riposo siano legate alla vita lavorativa e non all'aspettativa di vita che è un principio tanto astratto quanto incerto nel tempo.
Facciamo la fogheraccia al precariato
La fine di un percorso, la consultazione tra gli iscritti, e l'inizio del nuovo, la raccolta delle firme, verranno scandite a Rimini da un evento che abbiamo in programma per Venerdì 18 Marzo in coincidenza con la serata in cui è tradizione che vengano accesi i falò.
Il fuoco sarà l'elemento fisico e simbolico intorno al quale svilupperemo la nostra iniziativa che avrà come tema centrale la precarietà e i diritti per tutti. Ci affideremo al potere evocativo del fuoco per lasciarci alle spalle l'inverno della precarietà e dare inizio ad una nuova primavera dei diritti.

Programma
ore 19.30 Inizio della Festa
ore 20.00 accensione del fuoco
intervento del Segr. Generale CGIL Rimini Graziano Urbinati
interventi di delegati, attivisti, pensionati, disoccupati, precari...
ore 20.30 reading musicale "Stabile Precariato. Senz'arte ma di parte" di Carlo Albe' con il contributo di due musicisti: Marco Carboni alla chitarra e Marco Fazio al sax.

Nel corso della serata verrà offerto pesce, vino e ciambella

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