Ciavatta (PSD): "In evidenza le prime vere crepe nel muro eretto dalla maggioranza"
Siamo stati tra i primi a condannare la gestione delle grandi difficoltà nel settore bancario vissute nell’agosto scorso, ricordo amaro, abbiamo più volte dichiarato che “la cura rischiava di essere peggiore del male”; la grave crisi di Cassa di Risparmio era infatti strumentale alla vendita - o meglio alla svendita - degli NPL Delta, avremmo voluto sbagliarci, ma così sono andate le cose. Quando in Cassa un CdA di provenienza montepaschiana e di nomina governativa svaluta un patrimonio complesso da realizzare insieme alla regia di Banca Centrale, poi tutti si dimettono, ed un altro CdA vende e consolida la perdita - sempre con la regia di Banca Centrale – con l’arrivo di nuovi di Dirigenti, qualche campanello d’allarme deve suonare nelle corde di chi si ritiene mossa da buon senso. Una questione questa che il Paese non può ritenere chiusa e conclusa, viste le grosse discrepanze che emergono in seguito alle relazione fornite da aziende specializzate nella valutazione degli NPL, dove le differenze superano i 180 milioni. 180 milioni di Euro. Costi che si abbatteranno sul bilancio dello Stato con un impatto devastante e lo condizioneranno per decenni, per generazioni.
Le dichiarazioni di Celli che si dice pronto a lasciare “se la mia presenza al governo è divenuta fattore di instabilità”, non ci rassicurano: non pensi la maggioranza di arginare la caduta del consenso nel Paese con questa manovra; non creda che, consapevoli del rischio che stiamo correndo, si possa risolvere il problema programmando un rimpasto ad ottobre mettendo in campo il teatrino della verifica politica puntando sui “responsabili”; non accarezzi l’idea, di riacquisire credibilità cambiando qualche pedina nelle segreterie.
Le decisioni di Celli sono state condivise, sono decisioni di tutto il governo e della maggioranza granitica, pardon, oggi quasi granitica, che lo sostiene. Chi è mosso da sentimento di responsabilità all’opposizione, per il bene del Paese, andrà fino in fondo.
Nicola Ciavatta
Segretario PSD