Ciclisti tedeschi pronti ad "invadere" Riccione
Cicloturisti tedeschi e svizzeri pronti ad "invadere" Riccione. Sono decine le richieste di informazioni che ogni giorno ricevono, attraverso i vari canali di comunicazione, gli albergatori del Consorzio Bike Hotel, che mette in rete 11 strutture alberghiere specializzate in gruppi di ciclisti amatoriali provenienti perlopiù da Germania, Svizzera e Austria. "Siamo partiti la scorsa settimana con le nostre promozioni e mailing - spiega Claudio Righetti, presidente del Consorzio Bike Hotel - e la risposta c'è ed è anche calorosa". Dal Consorzio Bike Hotel infatti confermano che sono decine i gruppi stranieri in attesa di ricevere il via libera con l'apertura delle frontiere per poter raggiungere Riccione. "Ogni gruppo ha dai 60 ai 100 partecipanti, sono i tesserati delle associazioni ciclistiche tedesche - dicono dal Consorzio - che ogni anno tra la fine di marzo e tutta la primavera scelgono Riccione dove sanno che potranno contare su guide del territorio e soggiorni tagliati su misura. Le prenotazioni vanno dal 20 marzo in poi, noi siamo pronti ad aprire intorno al 15, aspettiamo solo un qualche segnale da Governo o Regioni che ci dia la possibilità di lavorare". "In un anno normale, senza Covid si arriva almeno ad un migliaio di cicloturisti a settimana per l'intero consorzio - continuano -, il dato positivo è la continuità che siamo riusciti a dare, perché le associazioni ci conoscono e sanno di trovare un prodotto collaudato. Ecco perché non ci chiedono dei protocolli di sicurezza Covid. Tutti i nostri turisti sanno che li troveranno, come l'anno scorso attenzione massima alla salute di tutti. Negli anni abbiamo fatto un grosso lavoro sulla fiducia. Si fidano della nostra professionalità quindi ci scelgono perché i turisti sanno che possiamo affrontare al meglio e a loro vantaggio ogni evenienza. Oggi ad esempio la domanda più frequente è sulla caparra e sulle politiche di cancellazione. La nostra risposta è la massima elasticità. Quindi garanzia per il nostro ospite. Come imprenditori del turismo però dal canto nostro chiediamo la possibilità di lavorare, di aprire e nuovamente come lo scorso anno di avere una data certa. Non ci servono i ristori, il lavoro sì, per i nostri impiegati, per i fornitori, per la città di Riccione".
cs Riccione