Cinema Fulgor: in pubblicazione il bando europeo per la gestione
Il bando
Il bando rimarrà aperto sino a lunedì 26 giugno: 39 giorni, dunque, per presentare un'offerta sia tecnico-gestionale che economica, formulata sulla base di alcuni requisiti ritenuti obbligatori.
Tra questi: il vincolo di riservare ai film d'essai il 70% della programmazione, di osservare almeno 250 giornate di apertura all’anno, di sviluppare proposte a favore degli istituti scolastici e del pubblico più giovane, di realizzare progetti di valorizzazione della struttura e di attuare programmi dedicati alla diffusione della storia del cinema.
Al Comune saranno riservate almeno 10 giornate di utilizzo gratuito del cinema, mentre a cura e a spese del Concessionario saranno i lavori di finitura e la fornitura di arredi e attrezzature che a fine concessione entreranno a far parte del patrimonio pubblico.
Non sono previsti contributi da parte del Comune né un canone fisso a carico del Concessionario, ma un canone variabile che il Concessionario dovrà corrispondere solo sulla parte di ricavi annuali eccedenti la soglia di 350.000 euro. 18 anni è la durata massima della concessione, una durata ritenuta idonea per rendere sostenibili e adeguatamente redditizi i costi di investimento, quantificati in circa 400.000 mila euro, e di gestione, di cui il piano economico-finanziario fornisce una descrizione dettagliata.
Un ulteriore obbligo in capo al futuro concessionario è costituito dal termine ultimo di avvio della gestione: entro 90 giorni dalla consegna della struttura.
Il Fulgor
Dopo quasi dieci anni di chiusura, tra novembre e dicembre prossimi tornerà dunque a illuminarsi lo schermo del Fulgor. O, più precisamente, gli schermi del Fulgor, dal momento che il cinema più antico della città, il cinema che deve la sua fama mondiale a Federico Fellini che lo ha rappresentato in Roma e reso immortale in Amarcord, riaprirà con due sale di proiezione.
E' questo infatti uno degli elementi strutturali di maggior rilievo introdotti dall'architetto Annio Matteini che ha progettato, per conto dell'Asp Valloni, ora Asp Valloni Marecchia, l'intervento di ristrutturazione del settecentesco Palazzo Valloni, dove, dalla fine degli anni Dieci del secolo scorso ha appunto sede, a piano terra, il Fulgor, dopo essere stato inaugurato nel novembre del 1914 nel vicino Palazzo Romagnoli.
Accanto alla sala storica, ricostruita esattamente dov'era, è stata infatti aggiunta una seconda sala, più piccola, ricavata nell'area prima occupata dal retro della farmacia, che affacciava sul Corso. Se la sala storica ha una capienza massima di 190 posti (158 in platea e 32 in galleria) e una superficie di circa 250 mq, la seconda sala ha una capienza massima di 52 posti e una superficie di 70 mq. A unirle un atrio centrale, di circa 90 mq, che ospita le funzioni di servizio: sala, bar e scala di accesso alla galleria.
Entro metà luglio saranno terminati anche i lavori di posa in opera e montaggio dell'allestimento scenografico progettato dal Maestro Dante Ferretti: pannellature policrome e balaustre decorative, cornici e lampadari a soffitto, decori e corpi illuminanti a parete, che ricreeranno un'atmosfera anni trenta di gusto, definito dallo stesso scenografo, tre volte premio Oscar, “romagnol-hollywoodiano”.
Il museo Fellini
A questo bando ne seguirà, a distanza di qualche settimana, un secondo anch'esso internazionale, che riguarderà la progettazione definitiva del Museo Fellini, un museo diffuso, che sarà articolato in 3 assi: Castel Sismondo; i tre piani superiori di Palazzo Valloni, a cui si accederà da piazzetta San Martino e dunque con ingresso separato rispetto a quello del Fulgor; e un’area urbana di circa 15.000 mq, un grande parco dell’immaginario fellinesco, chiamato “CircAmarcord”, che attraverserà e collegherà, in un percorso interattivo e multimediale, il Centro storico della città.
Info: http://www.comune.rimini.it/comune-e-citta/comune/gare-appalti-e-bandi/procedura-aperta-201734