Ha destato attenzione il servizio de “L’Arena” su La7 sull’approvvigionamento di mascherine dalla Cina anche sul Titano. Nell’inchiesta infatti, ormai particolarmente approfondita dai media italiani, si parla dell’indagine della procura di Roma che vede indagato, tra gli altri, anche Daniele Guidi, ex direttore generale di BancaCis. L’accusa è traffico di influenze, per la quale Guidi, che venne contattato per organizzare il trasporto delle mascherine dalla Cina, è indagato assieme all’ingegner Vincenzo Tommasi per una intermediazione relativa al recupero di un credito da 20 milioni, vantato da Banca Cis. Ritorna alla ribalta la Repubblica di San Marino, in particolare Banca Cis, istituto di credito che è stato prima commissariato e poi risolto nel 2019 con la legge sulle risoluzioni bancarie. Questo provvedimento, proposto e voluto da Libera, ha consentito dopo più di 10 anni di far chiarezza ed arginare certi interessi che da troppo tempo condizionavano abbondantemente la politica e non solo. Come emerso anche dalla relazione della commissione d’inchiesta. Inoltre si è iniziato a far pagare chi ha causato per primo il dissesto bancario (recuperati più di 60 milioni fra capitale sociale degli azionisti e falcidie su coloro che hanno causato il buco bancario di Cis) e sono state avviate le azioni di responsabilità dei manager bancari. Libera chiede, alla luce di queste ultime vicende giudiziarie che riguardano l’ex Ad di Cis Guidi, che le Segreterie competenti si attivino per capire, proprio rispetto alle indagini della procura italiana legate all’acquisto di mascherine, quali azioni poter intraprendere per avviare percorsi di sequestro preventivo delle somme oggetto di contestazione a Guidi, il quale è rinviato a giudizio per il Caso Titoli, al fine di evitare che si possano disperdere le disponibilità su cui rivalersi in caso di illeciti. Questo perché crediamo che si debba proseguire in ogni modo, nel rispetto dello stato di diritto, a perseguire le responsabilità dei dissesti bancari e a restituire il maltolto alla collettività.
Libera