Cittadinanza attiva: sospensione cautelare, cosa succederebbe?

Cittadinanza attiva: sospensione cautelare, cosa succederebbe?.
La serata sulla sospensione cautelare organizzata da Cittadinanza Attiva lo scorso mese ha gettato le basi su un argomento estremamente sentito dai cittadini ma, purtroppo, anche palesemente di attualità.

Gli appunti e le opzioni presentate durante la serata alla quale hanno partecipato anche ospiti della maggioranza, sono il frutto del lavoro nato da un ordine che chiedeva di disciplinare la sospensione cautelare per i membri delle Istituzioni in caso di procedimenti giudiziari che li coinvolgessero.

Nella normativa che Cittadinanza Attiva sta redigendo, della quale ha condiviso gli argomenti e le possibili opzioni, vi sono anche i delitti contro la Pubblica Amministrazione. L’argomento è di estrema attualità data la futura udienza del Rettore dell’Università Corrado Petrocelli il quale, potrebbe essere rinviato a giudizio con l’accusa di concorso in abuso d’ufficio, falso e usurpazione di funzioni pubbliche.

Purtroppo a San Marino non è ancora presente una normativa che regolamenti queste situazioni. Speriamo non sia una volontà del Governo ritardare la discussione e l’entrata in vigore di una legge che, finalmente, tuteli la credibilità non solo delle Istituzioni, ma di tutto il sistema San Marino, ma eventualmente, cosa succederebbe al Rettore qualora venisse rinviato a giudizio ed esistesse la normativa che Cittadinanza Attiva ha proposto?

La proposta è semplice e oggettiva: nel momento del rinvio a giudizio di determinati reati (ad esempio l’accusa di abuso d’ufficio imputata al Rettore) vi sarebbe una sospensione del rinviato a giudizio il quale sarebbe sostituito ed eventualmente reintegrato in caso di sua archiviazione o assoluzione in primo grado. La sospensione continua in caso di condanna in primo grado e l’obbligo di dimissioni scatta solo in caso di condanna definitiva.

Invece di lasciare spazio a scelte di carattere personale dettate dalla discrezionalità del singolo, questa proposta permetterebbe in modo razionale e oggettivo di creare un quadro di regole condivise che definiscano le norme di tutela delle Istituzioni di fronte a vicende giudiziarie che vedono coinvolti suoi componenti in maniera specifica.

Ma non è tutto: nell’ipotesi di Cittadinanza Attiva la sospensione cautelare sarebbe estesa a più settori e a ulteriori reati. La normativa sarebbe in vigore per più organi dello Stato e quindi per il Congresso di Stato, Consiglio Grande e Generale, Dirigenti di partiti e movimenti; Dirigenti apicali nella PA, ISS, Enti, Aziende Autonome di Stato; Commissari di nomina consiliare, Diplomatici e Corpi Consolari; Consiglio Direttivo, Presidente, Direttore Generale e Coordinamento di Vigilanza di Banca Centrale; Vertici di Aif, del Clo, dell'Ucvae e delle Forze di Polizia; l’Amministratore Delegato, il Direttore Generale, il Presidente del Consiglio di Amministrazione dei soggetti autorizzati ai sensi della legge 165/2005.




CITTADINANZA ATTIVA

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