Quando in un Paese con un crollo da record delle entrate, una spesa corrente abnorme e monolitica, quindi i conti in profondo rosso e il debito pubblico in aumento verticale, succedono cose incresciose come l’affaire “vasca per il parto in acqua” all’Ospedale, è ora che qualcuno inizi a prendersi le sue responsabilità.
La storia della vasca abbandonata in un angolo dell’Ospedale, che ci stanno nuovamente raccontando i media in questi giorni, costata qualcosa come 24.360,00 €, era stata oggetto di un’interpellanza da parte dei Consiglieri di Civico10 già nel dicembre 2013.
A quella interpellanza, che chiedeva conto del fatto che sarebbero state spese cifre considerevoli senza tenere in considerazione l’effettiva tenuta del solaio della stanza in cui si sarebbe dovuta installare lo strumento, era stato risposto in maniera vaga, evasiva, dalla Segreteria alla Sanità.
Anzi, diciamola tutta, con un’ipocrisia che lasciava più di un interrogativo non era stato risposto praticamente a nessuna domanda di quell’interpellanza, se non a quella che chiedeva conto dei soldi spesi per l’acquisto.
Nessuna risposta sulle eventuali valutazioni preventive sulla tenuta dei solai, nessuna risposta sulle eventuali modifiche strutturali da mettere in campo per risolvere il problema. Niente.
Oggi, a quanto pare, quella vasca che sarebbe utilissima per fornire un servizio aggiuntivo molto richiesto dalle partorienti è ancora li, ferma in un angolo e inutilizzata. Quasi 25.000,00 € dei soldi dei contribuenti rimasti a marcire nella polvere per ben due anni, proprio in un periodo in cui tutti annunciano ai quattro venti la massima attenzione alla razionalizzazione della spesa.
La notizia è stata poi rimpolpata dall’incresciosa polemica nata sulla scia del recente comunicato della Direzione generale dell’ISS che ha scaricato il barile dei ritardi sulla mancata segnalazione del problema dei solai da parte del proprio Ufficio Tecnico. Peccato che a quanto riferito sempre a giro stampa dal dirigente di tale ufficio, Luca Terenzi, la carenza di tenuta era stata abbondantemente segnalata già in sede di assegnazione del bando di gara.
A questo punto ai cittadini non rimane che chiedersi dove stia la verità, e a noi non rimane che chiedere con forza agli organi competenti di fare chiarezza sulle responsabilità di questi continui scempi che avvengono non solo nell’ISS, ma che si traducono sempre, costantemente, in maggiori costi per le esangui casse dello Stato.
Civico10
La storia della vasca abbandonata in un angolo dell’Ospedale, che ci stanno nuovamente raccontando i media in questi giorni, costata qualcosa come 24.360,00 €, era stata oggetto di un’interpellanza da parte dei Consiglieri di Civico10 già nel dicembre 2013.
A quella interpellanza, che chiedeva conto del fatto che sarebbero state spese cifre considerevoli senza tenere in considerazione l’effettiva tenuta del solaio della stanza in cui si sarebbe dovuta installare lo strumento, era stato risposto in maniera vaga, evasiva, dalla Segreteria alla Sanità.
Anzi, diciamola tutta, con un’ipocrisia che lasciava più di un interrogativo non era stato risposto praticamente a nessuna domanda di quell’interpellanza, se non a quella che chiedeva conto dei soldi spesi per l’acquisto.
Nessuna risposta sulle eventuali valutazioni preventive sulla tenuta dei solai, nessuna risposta sulle eventuali modifiche strutturali da mettere in campo per risolvere il problema. Niente.
Oggi, a quanto pare, quella vasca che sarebbe utilissima per fornire un servizio aggiuntivo molto richiesto dalle partorienti è ancora li, ferma in un angolo e inutilizzata. Quasi 25.000,00 € dei soldi dei contribuenti rimasti a marcire nella polvere per ben due anni, proprio in un periodo in cui tutti annunciano ai quattro venti la massima attenzione alla razionalizzazione della spesa.
La notizia è stata poi rimpolpata dall’incresciosa polemica nata sulla scia del recente comunicato della Direzione generale dell’ISS che ha scaricato il barile dei ritardi sulla mancata segnalazione del problema dei solai da parte del proprio Ufficio Tecnico. Peccato che a quanto riferito sempre a giro stampa dal dirigente di tale ufficio, Luca Terenzi, la carenza di tenuta era stata abbondantemente segnalata già in sede di assegnazione del bando di gara.
A questo punto ai cittadini non rimane che chiedersi dove stia la verità, e a noi non rimane che chiedere con forza agli organi competenti di fare chiarezza sulle responsabilità di questi continui scempi che avvengono non solo nell’ISS, ma che si traducono sempre, costantemente, in maggiori costi per le esangui casse dello Stato.
Civico10
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