Civico10: Tra il dire e il fare ci sta in mezzo… il governo

Civico10: Tra il dire e il fare ci sta in mezzo… il governo.

Da diverse settimane le forze di opposizione stanno attaccando il movimento Rete accusandolo di incoerenza mettendo in luce i buoni propositi e le rumorose battaglie fatte contro i governi passati e il cambio di prospettiva, di linguaggio e di azione da attuali componenti di maggioranza e di governo del paese. I rappresentanti di Rete rispondono puntualmente colpo su colpo, anche con una vena di arroganza e supponenza, qui si in perfetta continuità con il passato, accusando l’opposizione di essere vittima di astinenza da potere, di rancore da sconfitta elettorale. La verità è che quando si governa un paese, piccolo o grande che sia, dopo aver capitalizzato consenso elettorale con messaggi molto forti e netti sulle cose che devono essere fatte e non fatte e poi alla resa dei conti diventi una componente di un governo di coalizione di cui fanno parte i movimenti politici che hai storicamente combattuto e che ti hanno dato, fin dalla tua origine, identità, contenuti e motivazioni, allora cominciano le difficoltà. Diventa difficile rimanere nel tuo percorso politico, diventa difficile mantenere la tua identità continuamente svilita e ridimensionata dalle logiche, del tutto legittime, dei rapporti di maggioranza, delle diverse sensibilità presenti tra compagni di avventura. E quindi cadi inevitabilmente nella trappola della incoerenza, della incapacità di essere capace di incidere sulle decisioni e sulla direzione da dare all’azione di governo, perdi credibilità e cominci a lanciare messaggi ondivaghi, fumosi, cominci ad arrampicarti sugli specchi quando in aula si discutono istanze d’arengo dei cittadini, su temi che fino ad alcuni mesi fa erano i tuoi cavalli di battaglia, i diritti civili, le pari opportunità, il sostegno alla genitorialità, la liberalizzazione della cannabis, la procreazione medicalmente assistita. Tra il dire e il fare purtroppo ci sta di mezzo il “Governo”… Dovremmo tutti interrogarci su questi meccanismi e queste trappole della incoerenza, perché ne va della nostra capacità di diventare un paese più forte e politicamente maturo, capace di affrontare le sfide che il presente ci presenta e che il futuro sicuramente continuerà a presentarci. Quando dai banchi dell’opposizione o dalle piazze si svolge con piena legittimità il ruolo di opposizione dovremmo sempre avere la capacità di non banalizzare il messaggio, di mantenere in piena luce il contenuto e la vera sostanza della contesa politica. Dovremmo evitare come la peste di personalizzare la battaglia politica e ricercare terreni sempre nuovi e innovativi di comunicazione e confronto. Dall’altra parte chi Governa dovrebbe ricercare sempre e comunque di coinvolgere tutti e pretendere il contributo di tutti fornendo tutte le informazioni sui vari progetti che si intendono portare avanti. Siamo una comunità di circa 34 mila abitanti. La nostra più importante e forse unica risorsa è rappresentata dai cittadini che la compongono, dalle loro competenze e dalla loro capacità di sentirsi parte di essa, dalla loro volontà di affrontare la vita con solidarietà ed equità, portando avanti valori e contenuti capaci di dare speranza, prospettiva e futuro. Svilire la capacità dei nostri cittadini di sentirsi parte di una comunità continuando ad alzare il livello dello scontro, continuando a lanciare fango all’avversario di turno solo per ottenere visibilità o perché non si è in grado di fare altro, ci condannerà all’oblio e allo scontro sociale, rendendoci incapaci di affrontare e risolvere i veri problemi del nostro paese.


Comunicato stampa
Movimento Civico10

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