Codici Emilia-Romagna: al fianco delle vittime della maxitruffa nel riminese avvia un’azione collettiva
Un’azione di classe per tutelare i consumatori. È l’iniziativa promossa dall’associazione Codici dopo la denuncia di numerosi turisti. Stanze e pensioni complete prenotate a prezzi allettanti, ma all’arrivo, nulla di tutto ciò. È quanto sta accadendo a Rimini, nell’hotel Gobbi, in viale Siracusa 28, albergo a due stelle nella frazione Marebello. Il numero dei turisti raggirati continua a crescere, borse e valigie alla reception dell’hotel ad accumularsi. Da quanto emerso, molti i turisti che hanno pagato in anticipo la caparra, alcuni addirittura il saldo dell’intero soggiorno, e di rimborsi neanche l’ombra, così come dei proprietari dell’albergo. CODICI Emilia-Romagna sta monitorando la situazione per fare maggiore chiarezza su questo inaccettabile accaduto che oltre ad aver mandato in fumo le vacanze di circa 500 cittadini, offende gli industriosi albergatori della riviera romagnola. L’associazione sta raccogliendo adesioni al fine di incanalare le legittime richieste dei consumatori coinvolti nella vicenda per avviare un’azione di classe nei confronti dei proprietari della struttura per recuperare i soldi versati e il danno da vacanza rovinata. “Abbiamo deciso di avviare un’azione di classe – spiega Fausto Pucillo, segretario regionale del Codici– perché riteniamo che i consumatori danneggiati dal comportamento scorretto della struttura alberghiera debbano essere risarciti, anche per la vacanza rovinata.” Poche settimane fa, oltre 150 le persone raggirate dalla stessa struttura ricettiva che ha fatto incetta di clienti e caparre per poi sparire nel nulla. “Io e mio marito abbiamo prenotato ad inizio giugno per un breve soggiorno dal 2 all’8 agosto - dichiara una socia bolognese di CODICI, che ha aderito alla Class Action - ma il 31 luglio abbiamo ricevuto un’email in cui ci veniva annunciato l’overbooking e l’annullamento della nostra prenotazione senza possibilità di rimborso dei 480 euro che abbiamo bonificato alla struttura a saldo dell’intero soggiorno, in pensione completa. Oltre alla perdita economica e allo stress di dover riorganizzare i nostri pochi giorni di ferie, con nostra figlia di 5 anni, abbiamo dovuto spendere dell’altro denaro, molto più del previsto, per una vacanza di più corta durata. Un’estate da dimenticare.” Il Comune di Rimini aveva provveduto a emettere un’ordinanza di chiusura per questa struttura, per via di numerose irregolarità, ma senza successo in quanto il titolare dell’attività si sarebbe reso irreperibile e non è mai stato possibile consegnare la notifica. Per partecipare alla Class Action avviata dall’associazione Codici è possibile telefonare al numero 06.55.71.996 oppure scrivere all’indirizzo segreteria.sportello@codici.org.
c.s. associazione Codici Emilia-Romagna
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