Collaborazione fra UNIRSM e Museo Nazionale dell'Emigrazione Italiana (Genova)

Collaborazione fra UNIRSM e Museo Nazionale dell'Emigrazione Italiana (Genova).

Cinquecento testimonianze di persone arrivate nella penisola da più di 50 diversi Paesi, raccolte in dieci anni di attività. Questa la misura del concorso DiMMi (Diari Multimediali Migranti), attraverso il quale dal 2012 vengono selezionate le memorie di soggetti di origine straniera che vivono o hanno vissuto in Europa nella cornice di un’iniziativa realizzata con il supporto dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino, coinvolta nel comitato scientifico in collaborazione con altre realtà. Insieme al Centro di Ricerca sull’Emigrazione dell’Ateneo sammarinese, nel quale rientra il Museo dell’Emigrante, collocato nel centro storico del Titano, del progetto fanno parte oltre 40 partner, con il sostegno della Regione Toscana.  L’edizione 2022 del concorso si è svolta il 16 e 17 settembre scorsi a Pieve Santo Stefano, in provincia di Arezzo, alla presenza degli autori selezionati e con la presentazione del volume in cui sono stati raccolti i testi vincitori nel 2021, dal titolo “Come alberi in cammino”, con sedici storie pubblicate da Terre di Mezzo Editore. Nell’ambito del Premio Pieve Saverio Tutino, organizzato dall’Archivio Diaristico Nazionale, oltre a partecipare alle iniziative legate al progetto DiMMi la direttrice del Centro di Ricerca sull’Emigrazione dell’Ateneo sammarinese, Patrizia Di Luca, ha consolidato i rapporti già attivi con il Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana (MEI) di Genova, una struttura distribuita su tre piani e divisa in 16 aree nel capoluogo ligure: “Insieme alla curatrice Nicla Buonasorte abbiamo confermato i progetti già intrapresi e ribadito l’intenzione di proseguire nella reciproca condivisione di materiali come documenti, ricerche e storie, nonché di organizzare convegni che potrebbero avere sede proprio sul Titano nel 2023”. Ciò va a sommarsi alle iniziative già curate, incluso il progetto DiMMi: “Gli incontri con le autrici e gli autori - spiega Di Luca - sono importanti perché in questo modo le parole scritte acquistano un volto e una voce. I testi che partecipano al concorso raccontano le diverse motivazioni, le paure e le speranze che accompagnano la decisione di emigrare. Ci portano all’interno della vita emotiva dei protagonisti. Attraverso il loro sguardo e la loro esperienza ci avviciniamo a comprendere le migrazioni contemporanee con maggior consapevolezza”.

Cs UniRsm

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