Per questa sera è stata convocata, di urgenza, una sessione del Consiglio Grande e Generale per la ratifica del Decreto Delegato con il quale si emetteranno titoli di debito pubblico destinati al mercato interno con scadenza al 6 dicembre 2024 ad un tasso fisso di 3,90%. Non conosciamo la finalità cui verranno destinate le risorse reperite a mezzo della sottoscrizione dei titoli. Ci limitiamo a far notare, con amara ironia, come a chi vincolerà volontariamente i propri risparmi per un solo anno sarà riconosciuto un tasso pari a poco meno del 4%, in linea con il tasso medio riconosciuto da altri strumenti finanziari privi di rischi attualmente presenti sul mercato. Ai correntisti CIS, i cui risparmi sono stati forzosamente vincolati per 10 anni, 15 anni e 20 anni è stato riconosciuto un tasso, che, rispettivamente, è pari all’1%, 1,50% ed 1,75%. In un periodo in cui, come tutti sappiamo, l’inflazione ha galoppato e sta continuando a galoppare. Ci sfugge la logica – davvero beffarda per chi si trova nella nostra situazione – ed il criterio che sta dietro simili operazioni. Vincoli per un anno ed hai quasi il 4%, sei costretto a vincolare per 20 anni e ricevi l’1,75%. Nel mondo là fuori funziona all’inverso. Sarebbe da ridere – come suol dirsi – se non fosse da piangere. Chiederemo presto, visti gli impegni assunti dal Governo a tenere costantemente informati i correntisti, un incontro per comprendere a che punto siano le operazioni di recupero e quali i prossimi piani di riparto previsti per chi si è visto privare della disponibilità dei propri risparmi senza ricevere se non briciole in cambio.
c.s. Comitato Correntisti ex Banca Cis