Comitato Paralimpico: accordo di collaborazione sul mental training e coaching sportivo
“Marco è un esperto di linguistica, io lavoro più sull’emotività e in questo modo ci completiamo – ha aggiunto Massimiliano Vandi – Con tale metodologia riusciamo adandare a toccare la gestione degli stati d’animo, in questo caso in relazione a una prestazione. Il coaching non è altro che affiancarsi a una persona aiutandola a tirare fuori il meglio di sé, lasciando che sia lei a farlo, da protagonista. Personalmente sonodell’idea che accontentarsi è il primo dei passi indietro”.Compiacimento per tale intesa ha espresso Maria Rita Morganti, segretario generale del Comitato Paralimpico Sammarinese. “La considero un’iniziativa bellissima e che può avere un notevole impatto – il suo giudizio – Lo sport può infatti cambiare la vita delle persone con disabilità e non dobbiamo mai dimenticarci che si può cominciare in qualsiasi momento. Proprio mossi dal desiderio di dare opportunità di rinascita a queste persone, andremo avanti a tutta forza nella nostra attività nonostante i problemi che ogni giorno incontriamo. E il poter contare su esperienze e saperi come quelli di voi coach e mental trainer ci aiuterà a fornire risposte significative a coloro che si mettono in gioco nel campo delle diverse abilità”.Uno dei primi a poter usufruire dell’apporto del duo Rangoni-Vandi e delle loro tecniche sarà probabilmente Simone Baldini, magari proprio nel focalizzare le energie verso un obiettivo come le Paralimpiadi di Rio 2016. “Fin qui non ho avuto mai un mental coach personale, ma ritengo che possa essere un aiuto prezioso – ha dichiarato l’atleta, in partenza per Massa dove nel fine settimana disputerà una gara di Coppa Europa di handbike – Sono un assertore del ‘mai arrendersi’, le motivazioniinteriori non mi mancano e non a caso mi alleno 12 volte a settimana, 2 al giorno per sei giorni su sette, fra handbike, triathlon e carrozzina olimpica, non dimenticando che lavoro e ho un figlio. Tuttavia a volte basta una piccola cosa per farti cadere o mettere in discussione tutto il piano che avevi predisposto”.
Uno dei primi passi in concreto previsti dall’accordo sarà la possibilità data ai tecnici del settore paralimpico di partecipare al corso per allenatori che partirà in maggio, caratterizzato dal motto ‘Accetta la sfida e mettiti in gioco’. “Prima ancora degli atleti sono proprio i tecnici a dover capire quale sia la valenza di questo tipo di supporto a livello mentale. Da parte nostra c’è piena disponibilità ad accogliere gli allenatori – ha concluso Claudio Muccioli – come pure ad attivare eventualmente una start up innovativa con gli atleti che possano essere interessati