Comitato Sammarinese di Bioetica: audizione con l’ospedale ucraino di Kiev
Il Comitato Sammarinese di Bioetica, nella seduta di ieri, 18 luglio, ha iniziato a lavorare su un nuovo documento programmato, avente come oggetto la salute di genere. Come di consuetudine, prima di intraprendere l’attività redazionale, il CSB effettua una serie di audizioni con professionisti di spicco nel settore che si intende affrontare, al fine di avere un’ampia e approfondita visione degli argomenti. Questa volta l’audizione ha rappresentato una grande occasione di confronto e arricchimento internazionale, in quanto è stata effettuata in collegamento con l’ospedale di Kiev, la capitale dell’Ucraina, per ascoltare la professoressa Yuliia Davydova, responsabile del Dipartimento per gravidanze con gravi comorbidità (Istituto di Pediatria, Ostetricia e Ginecologia), nonché membro del Comitato di Bioetica di Kiev e membro del CDBIO (Steering Committee for Human Rights in the fields of Biomedicine and Health) del Consiglio d’Europa. Nel CDBIO la professoressa Davydova guida il gruppo di lavoro sulla medicina di genere, gruppo in cui lavora attivamente anche la Presidente del CSB, Luisa Borgia. Proprio in virtù di questa collaborazione già intrapresa in Consiglio d’Europa, nonché per le sue specifiche competenze in questa tematica, la collega ucraina è stata invitata a tenere una lectio magistralis ai membri del CSB, per approfondire alcuni degli argomenti che saranno sviluppati nel prossimo documento. La salute di genere non è solo circoscritta alla differenza degli effetti dei farmaci sull’organismo maschile rispetto a quello femminile, ma implica discriminazioni ben più radicate in medicina, a partire dall’esclusione delle donne dalle sperimentazioni cliniche sia come soggetti arruolati (con conseguente aumento delle reazioni avverse sulle donne una volta che il farmaco è immesso in commercio), sia come sperimentatrici, passando per una scarsa attenzione alla formazione alla medicina di genere durante il percorso accademico, per giungere alla progettazione di apparecchiature diagnostiche sulla base della conformazione morfologica maschile (con conseguente aumento degli infortuni muscolo-scheletrici sulle operatrici donne rispetto ai colleghi maschi). Il collegamento ha rappresentato per tutti i membri presenti del CSB una preziosa esperienza non solo professionale, ma soprattutto umana, poiché è stato effettuato in un ospedale situato al centro di una zona di guerra e in cui il personale sanitario garantisce le cure dei propri pazienti nonostante il costante pericolo per le loro vite. Per questo il CSB è profondamente grato alla dottoressa Davydova per aver voluto garantire questa preziosa collaborazione con il Comitato Sammarinese di Bioetica.
cs Comitato Sammarinese di Bioetica
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