Comites: questione Green Pass, al peggio non c’è mai fine
E’ quasi il caso di dire che al peggio non c’è mai fine. Dopo lo sconclusionato intervento del presidente del Parlamento Europeo David Sassoli che ha bacchettato San Marino per avere utilizzato un vaccino non riconosciuto dall'ente certificatore europeo, dimostrando così di non conoscere la dinamica che ha portato la Repubblica a rifornirsi del vaccino russo, ieri è stato scritto un ulteriore capitolo della parodia dell’assurdo recitata dal Governo italiano. Infatti nel corso di una conferenza stampa alla Farnesina insieme al ministro russo Lavrov, il ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio, facendo balzare sulla sedia chiunque, ha dichiarato che per ottenere il green pass, i sammarinesi dovranno fare la terza dose entro il 15 ottobre con vaccino riconosciuto Ema. Il Comites San Marino vuole ricordare al Governo italiano che i cittadini sammarinesi ed i 16 mila italiani residenti sul Titano non sono cavie, come già dichiarato da qualche esponente politico sammarinese. Quindi è inaccettabile che un diktat politico dell’Europa possa obbligare ad una terza dose, senza che le autorità sanitarie ne certifichino l’efficacia e, soprattutto, valutino il livello di tossicità di tale dose di vaccino diverso dallo Sputnik V. Per questo motivo il Comites San Marino, amareggiato dell’indifferenza dell’Italia alle continue suppliche rivoltegli per un intervento immediato, lancia un ulteriore grido di allarme, affinché venga superata quanto prima l’impasse. Ad avviso del comitato degli italiani all’estero, l’Italia non ha considerato le conseguenze drammatiche, a cui andranno migliaia di sammarinesi ed italiani residenti sul Titano che dopo il 15 ottobre dovranno recarsi lavoro, a scuola, oppure in strutture sanitarie nel caso di mancato accesso al green pass. Anche l’Europa non può esimersi dai suoi errori come i contratti stipulati con le case produttrici dei farmaci senza penali. I ritardi provocati dalle mancate consegne si ripercuotono oggi sui cittadini, e questo è inaccettabile. Chiediamo al più presto un incontro con il Ministro Luigi Di Maio per dare lui la nostra sensibilità che deriva dalla nostra continua presenza sul territorio, e nella realtà giornaliera.
cs Consiglio Elettivo del Comites San Marino