Commemorazione del 25 aprile a Riccione
Trappoli (ANPI RICCIONE): “Idealmente vicini, ma da casa per responsabilità” Sindaco Tosi: “Dobbiamo rialzarci come 75 anni fa, i nostri “euro bond” sono Il lavoro e il saper fare. Li spenderemo per il bene della nostra comunità”
Quest’anno il 25 aprile non siamo stati fisicamente vicini per commemorare il 75° anniversario della Liberazione d’Italia, ma questa distanza fisica non ci ha impedito di essere una comunità che mai come ora rivive la propria storia, perché anche oggi siamo nella necessità di ricostruire il nostro mondo e la nostra identità. A causa della pandemia per il Covid 19, le cerimonie, diversamente dagli anni passati, non hanno previsto la presenza di pubblico. Alle 11, sono state deposte corone da parte del sindaco Renata Tosi dinanzi al Monumento dei Caduti nei Giardini del Municipio e al Monumento dell’eroe Salvo D’Acquisto, in viale Ceccarini con la partecipazione del presidente dell’ANPI di Riccione, Danilo Trappoli. “A causa dell’emergenza sanitaria - ha scritto in una nota Danilo Trappoli ANPI RICCIONE che ha voluto partecipare alla deposizione delle corone a Riccione - quest’anno non è stato possibile festeggiare la ricorrenza del 25 aprile in piazza come siamo sempre stati abituati a fare. Ringraziamo l'amministrazione comunale per avere comunque organizzato questo particolare 25 aprile in forma strettamente ridotta nel rispetto delle regole di sicurezza. L'ANPI non poteva mancare nel rendere omaggio al simbolo eroico dell'arma dei Carabinieri, Salvo D'acquisto ed ai protagonisti della Resistenza. Le restrizioni imposte dalla pandemia ci spingono a ricordare con emozione il significato profondo del 25 aprile, giorno in cui il nostro Paese si è liberato dall’oppressione della dittatura e ha gettato le fondamenta della democrazia. Un nemico subdolo e invisibile, il Coronavirus, ci ha confinato in casa, privandoci del contatto sociale e perfino degli abbracci di parenti e amici ha strappato all’affetto dei cari migliaia di persone, in particolare anziani. Si è accanito contro la generazione che è stata testimone del dramma del secondo conflitto mondiale e ha fatto ripartire l’Italia. Le cronache infatti riportano che fra le vittime del virus si contano anche alcuni partigiani che furono protagonisti della Resistenza. A loro va un pensiero commosso e a loro in particolare vogliamo dedicare la festa della Liberazione nel suo 75° anniversario”. Fondamentale il rapporto con l’istituzione scolastica anche quest’anno Grazie al progetto promosso dall’assessore ai Servizi Educativi Alessandra Battarra in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Gianfranco Zavalloni di Riccione, gli alunni delle classi della scuola secondaria di primo grado Fratelli Cervi, che erano soliti partecipare alla cerimonia commemorativa con la lettura di brani particolarmente significativi, quest’anno hanno partecipato all’evento in modo virtuale, distanti fisicamente, ma sempre uniti alla comunità. Da remoto e con l’ausilio del mezzo informatico, hanno prodotto un video in cui si alternano nella recita della poesia Aprile 1945 di Dino Buzzati, che invita i cuori ad aprirsi alla fiducia in un mondo nuovo. I più vivi ringraziamenti vanno alla professoressa Antonella Dello Stritto, che ha scelto il brano e con grande dedizione ha preparato gli alunni, poi, naturalmente si ringraziano gli alunni stessi che con entusiasmo e freschezza hanno saputo rendere con accenti nuovi tutta l’intensità di un passato così doloroso, ma aperto alla speranza. Ringraziamo inoltre la professoressa Emanela Magnani e, in particolare, un sentito grazie al dirigente scolastico Nicola Tontini che ha reso possibile la realizzazione dell’evento. Un sentito ringraziamento anche alle famiglie degli studenti.