Il referendum è uno strumento di democrazia diretta, consente agli elettori di pronunciarsi senza nessun intermediario su un tema specifico per ottenere consenso o dissenso rispetto a decisioni riguardanti singole questioni, proprio come avvenuto il 26 settembre 2021, dove il giudizio popolare ha inteso, depenalizzare l’interruzione volontaria di gravidanza. Una giornata storica per la nostra Repubblica che ha così certificato la fine dell’ipocrisia tenuta in piedi solo dal 22,7% della popolazione Sammarinese. Per chi come noi sostiene i diritti delle donne leggere l’esito referendario, che ha ottenuto la vittoria con il 77,3% dei consensi equivale alla conferma netta ed apposta nero su bianco, del volere del popolo Sammarinese. Numerosi sono stati, poi, i richiami alla politica, di poter fornire a questa legge gli strumenti necessari per tutelare e supportare le donne di fronte al dilemma di una gravidanza indesiderata. Tali richieste e preoccupazioni sono state espressa anche da UDS (Unione donne sammarinesi) che aveva più volte auspicato un tavolo allargato di confronto. Anche per queste ragioni il gruppo misto si è attestato nelle discussioni in commissione in linea con le modifiche e le integrazioni presentate da UDS alle varie forze politiche. Tra partiti, istituzioni religiose e associazioni c’è gran fermento affinché - TUTTI D’ACCORDO- si arrivi ad un testo di legge che contempli un concreto ed efficace sostegno alle donne, e perché sia fissato un limite temporale entro il quale l'aborto possa essere depenalizzato.. su questo ultimo aspetto riteniamo debba esprimersi chi ha le competenze per farlo se perché riguarda principalmente la salute della gestante o del feto stesso sapendo però che l’ultima parola spetta sempre alla donna. Come politici, ricordiamo ai nostri colleghi che noi siamo i rappresentanti del popolo e non il contrario, e che siamo chiamati a rispettare leggi, decreti e regolamenti e ovviamente anche il volere del 77,3% della popolazione così come anche per altre situazioni, difenderemo sempre l’autodeterminazione e la libertà di scelta in campo sanitario nonché la promozione e la difesa dei diritti civili. Certe di trovare colleghi responsabili e capaci di agire mossi non solo dal proprio credo e volere personale ci auguriamo che ci si possa attenere quindi unicamente al mandato che la cittadinanza ci ha conferito in modo chiaro e non oltremodo interpretabile.
Cs - Gruppo Misto di Maggioranza