Logo San Marino RTV

Gruppo Misto: "Vengono totalmente svilite le Istituzioni e il Parlamento quale sede del dibattito politico e del processo decisionale"

26 nov 2021
Gruppo Misto: "Vengono totalmente svilite le Istituzioni e il Parlamento quale sede del dibattito politico e del processo decisionale"

Ha destato stupore in Aula Consigliare il raggiungimento di una posizione condivisa da parte del Gruppo Misto, composto da tre Consiglieri di maggioranza e uno di opposizione sul tema specifico delle misure di contenimento e prevenzione del COVID-19. Così il tentativo di fare ragionare l’Aula Consiliare con il deposito, peraltro al pari di altre forze politiche anche di maggioranza – di diversi emendamenti su aspetti della normativa, a nostro giudizio, in parte intempestivi ed in parte platealmente discriminatori – si è trasformato, col calare delle tenebre, in una interminabile discussione a tratti ironica e a tratti drammatica, con tanto di frenetici siparietti, narrazioni dai contenuti velatamente antidemocratici e giudizi sprezzanti rivolti a chi la pensa diversamente dentro e fuori dal Palazzo. Così dopo due giorni di dibattito e l’approvazione di un Decreto Legge che in sostanza, oltre ad alcuni provvedimenti restrittivi necessari, ha introdotto anche a San Marino quello che, a nostro avviso, è tutto tranne che uno strumento sanitario e di protezione verso i contagi e cioè il Green Pass, che sconfessa anche gli indirizzi e le risoluzioni Europee, che succede? Succede che vengono totalmente svilite le Istituzioni e il Parlamento quale sede del dibattito politico e del processo decisionale! Infatti a neanche 24 ore dall’approvazione del Decreto in questione compare una nota stampa della Commissione Vaccini ISS che unanimemente sprona la Segreteria di Stato alla Sanità, “di chiedere al governo una estensione dell'obbligo di green pass anche per i locali e attività di ristorazione, mense comprese”. Tutto ciò, continuano, dovuto all’elevato numero di contagi che si stanno registrando in questi giorni. La Commissione stessa propone anche “di ridurre le tavolate ad un massimo di 4 commensali per tavolo e di ripristinare il distanziamento tra i tavoli a 1,5 metri”. Ma ancora peggio, nonostante le innumerevoli richieste di chiarimento avanzate in Consiglio da diverse forze politiche rimaste prive di riscontro in merito alle modalità , quantità e tempi di somministrazione dei vaccini anche in relazione a quanto eventualmente richiesto dalla vicina Italia, la Commissione ci “comunica” che ha deliberato, come già avviene in altri paesi, Italia compresa, di anticipare a 5 mesi il lasso di tempo dopo il quale è possibile effettuare la vaccinazione di richiamo per coloro che hanno completato il ciclo primario di immunizzazione. A questo punto ci chiediamo che senso ha stare in Consiglio, approvare Leggi e ratificare Decreti, se poi il giorno dopo vengono cambiate le regole scritte la sera prima. E’ mai possibile che nessuno ne sapesse nulla e di tali nuove misure restrittive non se ne potesse discutere il giorno prima in sede consiliare?? A maggior ragione e per coerenza con quanto fino ad oggi da noi sostenuto non abbiamo partecipato alla votazione del Decreto. Parimenti abbiamo anche ribadito in più sedi e con più mezzi che consideriamo fondamentale non abbassare la guardia e che vada sempre monitorata la curva dei contagi e il numero dei ricoveri, precisando anche che sull’aspetto dei numeri abbiamo richiesto e chiederemo ancora di avere dati dettagliati. Non ci sottrarremo a fare la nostra parte a tutela della salute pubblica e dei nostri cittadini, senza però mai cedere alla deriva autoritaria e illiberale che ultimamente contraddistingue il dibattito e l’operato di alcuni soggetti istituzionali e organismi dello Stato. Chiediamo ancora che tutti i provvedimenti restrittivi tengano conto dell’effettiva situazione sanitaria del Paese e dei danni che genera il Covid rispetto alle varie categorie di persone, partendo dai soggetti più deboli e significando sin da subito che i bambini, che sono fortunatamente i soggetti meno colpiti dalle conseguenze del Covid – ma che sono vittime indifese della gestione pandemica - vengano tutelati e lasciati fuori, almeno sino a quando le risultanze delle Autorità Sanitarie non siano univoche e incontrovertibili. 
Cs GRAZIA ZAFFERANI SANDRA GIARDI DENISE BRONZETTI ROSSANO FABBRI


Riproduzione riservata ©