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Comunicato stampa del Collettivo San Marino per la Palestina – Manifestazione in Piazza della Libertà con corteo da Piazza Sant’Agata, sabato 5 aprile 2025 (ore 16:30)

30 mar 2025

Con un’enorme e spudorata bugia, accusando Hamas, come al solito, per la fine della tregua, anche se vera tregua non è mai stata, lo Stato sionista ha rotto unilateralmente il cessate il fuoco e, la notte del 17 marzo scorso, ha ripreso a bombardare Gaza. Una pausa di pochi giorni e per i nostri fratelli e le nostre sorelle di Palestina è di nuovo l’inferno. La bestia è arrivata nel cuore della notte ed è ancora sangue su tutto ciò che era rimasto. Le cluster bomb americane piovono sugli accampamenti di persone ridotte alla fame, gli ospedali vengono di nuovo fatti saltare in aria, i giornalisti ritornano a subire attacchi mirati. Ancora, donne e bambini vengono trucidati nell’indifferenza della maggior parte degli Stati “democratici” mentre il Presidente americano Donald Trump pubblica sulla pagina ufficiale della Casa Bianca un inquietante video realizzato con l’intelligenza artificiale che mostra la “Riviera di Gaza”, come in un incubo distopico dal quale non riusciamo a svegliarci. Come Collettivo San Marino per la Palestina siamo convinti che ognuno di noi abbia la possibilità di scegliere quale ruolo assumere in questo delicato momento storico. Possiamo scegliere se vogliamo essere tra coloro che hanno consapevolmente deciso di lasciare due milioni di persone a gridare davanti ai loro smartphone, mentre mostrano i corpi agonizzanti dei loro bambini. Oppure possiamo scegliere di essere tra coloro che hanno deciso di “restare umani”, facendo tutto ciò che è possibile per terminare questo orribile genocidio. Il 5 aprile è di nuovo tempo di scendere in Piazza della Libertà e questo comunicato è una chiamata. Chiamiamo in Piazza i medici, gli infermieri, tutti gli operatori sanitari affinché dimostrino con la loro presenza che un ospedale dovrebbe essere sempre un luogo di cura e mai un luogo di morte. Chiamiamo in Piazza tutte le associazioni religiose, di ogni credo, affinché testimonino con la loro presenza il messaggio di amore e di fratellanza di cui si fanno portavoce. Chiamiamo in Piazza le associazioni cattoliche, gli Scout, l’ACR, i parroci di tutte le parrocchie perché seguano con coraggio le richieste e la linea indicata da Papa Francesco. Chiamiamo in Piazza l’Unione Donne Sammarinese e tutte le donne, perché in questo momento le nostre sorelle palestinesi sono tra coloro che subiscono gli effetti più devastanti del genocidio. Chiamiamo in Piazza le/gli insegnati, di ogni ordine e grado, tutte le associazioni che si occupano dell’infanzia, gli operatori sociali, gli educatori, perché le mostruosità e i traumi a cui sono condannati i bambini palestinesi abbiano una cassa di risonanza proprio in loro. 2 Chiamiamo in Piazza le associazioni culturali, le associazioni studentesche, tutti gli operatori che lavorano nel settore della cultura affinché possano supportare la necessità di salvaguardare la cultura palestinese che in questo momento rischia di essere spazzata via. Chiamiamo in Piazza tutte le associazioni benefiche laiche della nostra Repubblica, che si spendono con devozione per il benessere di tanti concittadini e concittadine, perché con la loro presenza si facciano portavoce dei valori di cooperazione e solidarietà che caratterizzano le loro azioni quotidiane. Chiamiamo in Piazza i giornalisti, i cameramen, i fotografi e tutti coloro che grazie al loro lavorano permettono la libera circolazione delle informazioni affinché con la loro presenza possano testimoniare la loro solidarietà ai loro colleghi che, a poche migliaia di Km da qui, vengono uccisi mentre cercano di raccontare il genocidio del loro stesso popolo. Infine, chiamiamo in Piazza ogni singolo cittadino e cittadina, ogni famiglia, ogni bambino di questo paese, perché testimonino con la loro presenza da quale lato della storia abbiamo deciso di sederci. Sabato 5 aprile vorremmo vedere una Piazza della Libertà traboccante di persone, tra loro diverse, ma accumunate dalla stessa necessità di non poter restare inermi di fronte al genocidio che lo Stato sionista sta commettendo contro il popolo palestinese. In quella Piazza chiederemo al nostro Governo di:
• Accelerare l’iter per il riconoscimento dello Stato palestinese;
• Farsi portavoce, in sede ONU, di un embargo permanente che vieti la vendita di armi ad Israele;
• Prendere posizione, in sede ONU, affinché vengano comminate sanzioni economiche allo Stato di Israele.
In preparazione della manifestazione del 5 aprile, abbiamo organizzato un laboratorio per i bambini, in collaborazione con l’artista palestinese Nidaa Badwan, che si terrà martedì 1° aprile (a partire dalle 14:30), presso l’Ex Tiro a Volo di Murata. In quella occasione, i bambini insieme a Nidaa, prepareranno un’installazione da portare in piazza durante la manifestazione. Ulteriori dettagli su questa iniziativa saranno disponibili sui nostri canali social nei prossimi giorni. Ci vediamo in Piazza Sant’Agata, sabato 5 aprile, alle ore 16:30, per partire con un corteo fino a Piazza della Libertà per dimostrare con la nostra presenza fisica da quale parte della storia vogliamo stare.

c.s. Il Collettivo San Marino per la Palestina





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