Comunicato stampa del Comandante della Gendarmeria della Repubblica di San Marino relativa all’operatività del Corpo nell’anno 2020
Le attività condotte dal Corpo della Gendarmeria nel 2020 sono risultate inevitabilmente condizionate dall’emergenza sanitaria internazionale indotta dalla pandemia da COVID-19, che ha imposto un impegno straordinario in termini di controlli di polizia sul territorio per garantire, in sintonia con le circostanti province italiane, il rispetto delle apposite normative periodicamente emanate. Quanto la pandemia abbia gravato sull’operatività del Corpo a partire dal 22 febbraio 2020, data in cui il Segretario di Stato per la Sanità con l’Ordinanza n. 1 ha adottato i primi provvedimenti emergenziali, è desumibile dai dati che seguono, specificatamente riferibili alle c.d. misure anti-COVID-19: 1.163 pattuglie; 113.877 persone identificate; 99.620 autocertificazioni raccolte; 1.344 controlli presso operatori economici; 15.426 verifiche telefoniche e 1.477 verifiche domiciliari per il rispetto di quarantena ed isolamento secondo le indicazioni dell’Istituto per la Sicurezza Sociale; 163 sanzioni pecuniarie elevate, in parte derivanti dalla conversione di denunce per reati depenalizzati per effetto di successiva decretazione.
L’elevato numero di identificazioni ed autocertificazioni ha caratterizzato prevalentemente la prima fase pandemica sino agli inizi di maggio, quando ai controlli dinamici sono stati associati servizi statici assegnati alla Gendarmeria presso i confini nazionali di Dogana, Strada Fondovalle, Faetano, Rovereta e Cerbaiola, quest’ultimo in alternanza con la Polizia Civile. Infatti, si ricorderà che per incidere maggiormente sugli spostamenti in osmosi con le omologhe autorità italiane, dal 21 marzo al 3 maggio, a seguito di apposite Ordinanze del Segretario di Stato per gli Affari Interni sono stati fisicamente chiusi tutti gli accessi al territorio nazionale ad eccezione di 7 varchi di confine.
E’ doveroso sottolineare che i predetti servizi sono stati resi possibili grazie al contributo essenziale dei Militi appartenenti ai Corpi Militari Volontari, i quali si sono dedicati anche al pattugliamento di aree verdi e percorsi pedonali/ciclabili, unitamente alle Guardie Ecologiche del Servizio Vigilanza Ecologica e Tutela Ambientale.
Invece, i controlli in attività hanno riguardato in maniera preponderante la seconda fase pandemica, indicativamente dal 30 ottobre a decorrere dal Decreto n. 193/2020.
All’enorme sforzo prodotto dal Corpo, con il coordinamento ed il supporto del Servizio di Protezione Civile, per porre in atto le sopra descritte misure di sicurezza e prevenzione contro il contagio da COVID-19, si è aggiunto l’impegno per assicurare anche le ordinarie attività istituzionali, concretizzatesi in 2.141 pattuglie (2.128 nel 2019) e 2.024 posti di controllo (2.219 nel 2019) durante i quali si è proceduto all’identificazione di 10.469 persone (17.386 nel 2019) ed alla verifica di 7.792 veicoli (11.412 nel 2019).
Non sono state registrate rapine e sono quasi dimezzate le denunce per danneggiamento, 72 (130 nel 2019). In calo anche il numero complessivo dei furti denunciati alla Gendarmeria, 68 (110 nel 2019). Di questi, 21 consumati in abitazioni (25 nel 2019), 8 in attività commerciali/industriali/artigianali (32 nel 2019) e 10 su veicoli (25 nel 2019). In leggero aumento, 12, le denunce per i tentativi di furto (10 nel 2019).
Nel corso delle attività investigative svolte dai Reparti del Corpo sono state deferite all’Autorità Giudiziaria 83 persone (109 nel 2019), fra cui 11 (12 nel 2019) minorenni, ritenute responsabili, tra l’altro, di: uso/detenzione/introduzione/spaccio di sostanze stupefacenti, furto, false dichiarazione a Pubblico Ufficiale, offese a Pubblico Ufficiale, minaccia, ubriachezza molesta, disturbo alla quiete pubblica, inosservanza di ordine legittimo dell’Autorità, sostituzione di persona, tentata truffa, illeciti penali stradali. Preme ricordare in particolare i 4 arresti e le 22 denunce a piede libero in materia di stupefacenti, risultato di strutturate attività investigative del Reparto Operativo e di Polizia Giudiziaria.
Dall’attività dell’Ufficio Violenza di Genere e Minori, a fronte di 69 richieste di intervento per liti famigliari (52 nel 2019) sono conseguite 20 segnalazioni al Giudice Tutelare (17 nel 2019) e 12 al Giudice Inquirente (17 nel 2019) per fatti inerenti la violenza contro le donne (con la presenza di minori in 17 casi) nonché 3 segnalazioni al Giudice Inquirente per reati contro i minori (1 nel 2019). Al riguardo, purtroppo, duole rammentare che una delle suddette segnalazioni per fatti inerenti la violenza contro le donne è a carico di un appartenente a questo Corpo ed è tuttora al vaglio del Giudice Inquirente.
Presso il Carcere nazionale, le cui Direzione e sorveglianza ricadono sotto la giurisdizione di questo Corpo, sono state complessivamente associate 7 persone (12 nel 2019), tra le quali una donna, 5 cittadini sammarinesi (come nel 2019) ed uno straniero. Un soggetto era già ristretto dal 2019. I detenuti associati al Carcere dai militari della Gendarmeria sono stati 5 (9 nel 2019). Considerando complessivamente 212 giorni di detenzione (499 nel 2019), il personale del Corpo ha sostenuto 795 turni di servizio presso il Carcere (1.647 nel 2019), anche in questo caso avvalendosi dell’insostituibile ausilio dei Militi dei Corpi Militari Volontari della Repubblica.
Nonostante le limitazioni derivanti dall’emergenza sanitaria, numerosi sono stati i servizi di ordine pubblico e sicurezza svolti dalla Gendarmeria, che hanno coinvolto complessivamente l’organico del Corpo con 1.917 turni di servizio e 28 servizi di scorta a tutela di personalità estere. I militari del Reparto Servizi di Prevenzione e Controllo del Territorio hanno rilevato 57 sinistri stradali (87 nel 2019), di cui nessuno mortale e 6 con feriti (5 nel 2019).
L’Ufficio Stranieri ha curato il rilascio/rinnovo di 271 Permessi di soggiorno ordinario (285 nel 2019), 90 Permessi speciali (121 nel 2019), 720 Permessi temporanei (738 nel 2019), 151 Permessi stagionali (213 nel 2019), 60 Permessi per imprenditori e loro famigliari (41 nel 2019), 50 Permessi turistici (80 nel 2019), 251 Permessi per convivenza, parentale e per minori (352 nel 2019) e 95 Carte di residenza (185 nel 2019). Inoltre, ha effettuato 365 (562 nel 2019) controlli domiciliari e 4.188 (7.933 nel 2019) verifiche tramite i canali internazionali di polizia propedeutiche al rilascio dei titoli di soggiorno e per accertare la regolarità della permanenza degli stranieri in territorio, in specie per lavoro, contestando 16 (31 nel 2019) sanzioni amministrative.
L’Ufficio Armi ha trattato l’acquisto/cessione di 610 armi fra privati sammarinesi (733 nel 2019) nonché: 72 acquisti (75 nel 2019) e 39 vendite (45 nel 2019) di armi da parte di privati sammarinesi da e verso l’Italia; la vendita da parte delle armerie di 169 armi (229 nel 2019) a residenti sammarinesi, 366 (467 nel 2019) a soggetti residenti in Italia e 54 (20 nel 2019) a residenti in altri Paesi; 64 (96 nel 2019) procedure di rilascio/rinnovo di licenze di porto d’armi ad uso sportivo e 282 (155 nel 2019) ad uso venatorio; 175 (66 nel 2019) rilasci di Nulla Osta per la detenzione di Armi; 8 (6 nel 2019) provvedimenti di ritiro di licenze di porto d’arma/licenze da caccia con conseguente sequestro di 51 armi (19 nel 2019). Il Reparto Comando ha rilasciato 143 certificati di residenza effettiva (198 nel 2019), 614 attestati di buona condotta (365 nel 2019), 259 autorizzazioni di balli/manifestazioni (842 nel 2019) ed ha trattato 417 notifiche di atti giudiziari oltre a 35 richieste di informazioni da parte delle Prefetture italiane ai sensi dell’art. 21 del Decreto Legislativo n. 159/2011 (c.d. “certificazione antimafia”).
In ultimo, la Centrale Operativa Interforze, con funzioni di coordinamento del controllo del territorio sotto la responsabilità dei Comandi di tutti e tre i Corpi di Polizia, ha ricevuto 74.510 chiamate (60.918 nel 2019) dalle quali sono scaturiti 17.873 interventi da parte delle pattuglie.
Alcune riflessioni conclusive. Come già accennato, è innegabile che i drastici e perduranti provvedimenti emergenziali mirati a contenere i gravi effetti della pandemia abbiano inciso sulle attività operative ed amministrative della Gendarmeria nonché influito con riverberi differenti su alcune dinamiche criminali. Se, ad esempio, le limitazioni alla libertà di circolazione hanno contribuito a favorire la contrazione dei reati predatori, la forzata convivenza domestica da lockdown può essere ragionevolmente ritenuta alla base dell’incremento di segnalazioni di liti famigliari. Non è superfluo evidenziare che sono stati 14 (quasi il 20% dell’organico) i Gendarmi colpiti dal contagio del COVID-19 e 12 quelli sottoposti a quarantena prudenziale. In questa sede mi sento di rinnovare la mia riconoscenza al personale del Corpo che ha assolto al meglio al proprio dovere affrontando lucidamente le tensioni e le frustrazioni dei tantissimi cittadini che hanno patito i disagi e le sofferenze dell’emergenza sanitaria, convivendo nel contempo con il timore di una sovraesposizione al contagio ed il peso delle restrizioni per loro stessi e per i famigliari come chiunque altro. E’ altrettanto doveroso rimarcare la continua e proficua interazione con gli organi di polizia delle limitrofe province italiane, soprattutto di Rimini, fondamentale per la maggior efficacia delle misure adottate ai sensi delle rispettive normative emergenziali e per la prevenzione dei reati nei territori. In tale contesto, in un anno per lo più negativamente segnato dalle conseguenze della pandemia, si ricorda con viva soddisfazione la visita alla Repubblica di San Marino ed alla Gendarmeria in data 10 luglio 2020 del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Giovanni Nistri, e la sottoscrizione di un’importante Intesa Tecnica per la formazione. Come sempre, infine, desidero rivolgere un sincero ringraziamento agli organi di stampa per l’attenzione che dedicano al nostro lavoro con rispetto e senso di responsabilità.
Repubblica di San Marino, 20 gennaio 2021
Il Comandante del Corpo della Gendarmeria Maurizio Faraone