In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il gruppo donne di Repubblica Futura esprime solidarietà a tutte le donne vittime di violenza, che si tratti di violenza domestica, culturale, sociale o politica. A distanza di quasi 25 anni dalla creazione della Giornata del 25 novembre da parte delle Nazioni Unite, la violenza contro le donne rimane una delle violazioni dei diritti umani più diffuse a livello globale. Secondo i dati Istat, un terzo delle donne ha subito, nel corso della propria vita, una qualche forma di violenza fisica, psicologica o sessuale. Per noi donne di Repubblica Futura, è fondamentale promuovere l'accesso delle donne ai processi decisionali più importanti, ma prima ancora è essenziale attuare una forte opera di prevenzione che coinvolga tutta la società e la politica. La situazione di emergenza che stiamo vivendo richiede un progetto educativo e culturale a largo raggio, mirato a insegnare il rispetto reciproco e a rimuovere i pericolosi schemi patriarcali che ancora permeano molte sfere della nostra vita. Non bastano più dibattiti, slogan e conferenze, ma è urgente l’introduzione di leggi concrete che incidano nella vita quotidiana, dalla famiglia alla scuola, dal lavoro alla società. È necessario un vero e proprio cambiamento di mentalità, sia da parte degli uomini che delle donne. Negli ultimi decenni, le donne hanno conquistato un sempre maggiore diritto di scelta, esprimendo liberamente la loro volontà su temi come la vita di coppia, la maternità e la carriera professionale. Tuttavia, questa libertà si scontra oggi con una persistente mentalità sessista e patriarcale che giustifica atti brutali e discriminatori, ancora troppo diffusi. La violenza di genere e gli stereotipi culturali sono oggi più che mai un problema urgente da affrontare con decisione. Repubblica Futura auspica interventi politici seri ed efficaci. Le soluzioni devono essere complesse e articolate, non semplicistiche. In merito ai percorsi riabilitativi per i maltrattanti, siamo convinti che siano necessari, ma evidenziamo la mancanza di formazione adeguata per gli operatori che li gestiscono. Troppi casi di cronaca dimostrano come una gestione inadeguata e una valutazione superficiale dei maltrattanti possano portare a errori di giudizio, mettendo a rischio la sicurezza delle donne. È fondamentale investire nella preparazione di professionisti adeguati per evitare che si giustifichino indirettamente comportamenti violenti, rischiando di non proteggere adeguatamente le vittime. San Marino, purtroppo, non è immune da questi problemi. La violenza di genere, purtroppo, potrebbe essere ancora più diffusa di quanto emerga dai dati ufficiali, poiché molte donne non si sentono supportate e protette. Per questo motivo, è urgente rafforzare le politiche di prevenzione e educazione, in particolare all'interno delle famiglie e delle scuole, per contrastare quei comportamenti che alimentano una cultura della violenza, come il cat calling, gli abusi sessuali e gli insulti sessisti. Recentemente, Repubblica Futura ha accolto con favore la ratifica di due decreti importanti: il decreto n. 109/2024, che modifica la legge n. 97/2008 sulla prevenzione e la repressione della violenza contro le donne, e il decreto n. 126/2024 sul contrasto al cyberbullismo. Grazie al dialogo con il Segretario alla Giustizia, molti degli emendamenti proposti da Repubblica Futura sono stati accolti, contribuendo a migliorare la protezione delle donne e dei minori. È stato finalmente introdotto il reato di molestie sessuali, come raccomandato dal GREVIO, il gruppo di esperti del Consiglio d’Europa. Nonostante questi progressi, alcune lacune restano, come l'insistenza nel mantenere la riprensione giudiziale tra le pene applicabili, un ammonimento che riteniamo insufficiente per comportamenti che violano la dignità e la libertà sessuale delle persone. È fondamentale che tali reati siano puniti in modo adeguato, riflettendo una società civile progredita e culturalmente emancipata. Le donne di Repubblica Futura, supportate dai colleghi uomini, continueranno a lavorare per una società senza violenza, impegnandosi affinché si realizzi un cambiamento culturale profondo e duraturo, consapevoli che la strada da percorrere è ancora lunga, ma necessaria per un futuro libero da oppressioni e discriminazioni di genere.
cs Repubblica Futura