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Con la CSD ONU un percorso con i disabili a San Marino

2 giu 2024
Con la CSD ONU un percorso con i disabili a San Marino

La visibilità della CSD ONU si riconosce nelle occasioni in cui cittadini si sono rivolti a questa Commissione per chiedere aiuto, in particolare negli ultimi dodici mesi. Infatti, proprio durante le ultime legislature, sono state segnalate inadempienze e criticità, con una richiesta precisa per approfondire ognuna di esse e individuare, per metterla in pratica la migliore soluzione a medio e lungo termine per aspetti legati a problemi di persone con disabilità. La Commissione ha un ruolo istituzionale e definito, perciò è essenziale che i diritti delle persone con disabilità siano sia riconosciuti legalmente, sia attivamente promossi e protetti. L’evento del Trio Tercon, ovvero I Terconauti, lo scorso 25 febbraio (per ricordare il 22 febbraio 2008, ratifica della Convenzione ONU) al Teatro Titano, cuore di San Marino, ha avvicinato la condizione dello spettro autistico in una dimensione collettiva, sociale, di spettacolo con un riconoscimento di identità e una necessità di rendere ogni disabile autonomo nel manifestare limiti o talenti, eccessi o abilità, logica e paradosso. Tuttavia, la CSD ONU, istituita proprio in ottemperanza a questo articolo, appare ancora poco visibile e a volte inefficace. La Legge Quadro sammarinese del 2015, che la istituisce, riflette questi obblighi solo parzialmente. Quindi potrà essere necessaria una revisione più funzionale della normativa. La Commissione è una squadra di membri in dialogo che partecipano con esperienza e competenza ad una azione istituzionale per trasformare una realtà costruendo, anzi creando, delle azioni per rendere il percorso di vita e un quotidiano di ciascun disabile inclusivo e partecipante in una realtà collettiva nella dimensione univoca che appartiene a quella persona. Quasi ad organizzare una rivoluzione culturale di pensiero nel rendere l’inclusione un aspetto (per noi sammarinesi tradizionale) possibile in ogni livello e per qualsiasi situazione. I dubbi che accompagnano ogni rivoluzione sono anche alimentati dall'imminente Assemblea annuale degli Stati Parte a New York, evento di cruciale importanza previsto dalla Convenzione, quando a due settimane di distanza, sembra non esserci un interesse o mancare una preparazione, come, al contrario, accaduto anni fa con la realizzazione proprio di un Workshop per presentare gli esiti della realtà inclusiva con la disabilità di San Marino al mondo. Nei percorsi individuali coloro che si sono rivolti alla CSD ONU sono stati indirizzati poi agli uffici e ai servizi abilitati per risolvere ogni specifica criticità limitativa all’inclusione. Questo per la Commissione rappresenta un importante ruolo che proprio nel Report triennale vuole tracciare azioni e obiettivi. La stessa Commissione proprio nel suo ruolo (Legge 2015) promuoverà, tutelerà e accompagnerà il Governo e le Istituzioni sia nella identificazione, sia nella risoluzione di ciascuna criticità legata all’autodeterminazione e al rispetto dei diritti dell’uomo ovvero di ciascun soggetto in condizioni di disabilità. San Marino obiettivamente offre molti servizi e risorse, ma tutta l’organizzazione vive, salvo interessanti e sporadici tentativi di innovazione, sostanzialmente su un impianto degli anni ’70. Dal 2015 al 2024, i tre insediamenti della Commissione CSD ONU hanno avuto un compito enorme da assolvere con pochi strumenti a disposizione. Ciò può essere permesso unicamente se verranno realizzate queste azioni:
- che le istituzioni facciano riferimento alla Commissione quando si occupano di disabilità e sia ascoltata quando questa segnala ritardi ed inadeguatezze. Ciò che è emerso in questo decennio dall’istituzione della Commissione CSD ON, è che i servizi e gli apparati dello Stato abbiano continuato a lavorare per camere stagne in materia di disabilità come se la Commissione non fosse stata istituita, anzi concepita come mera associazione.
- che il Paese porti negli organismi internazionali dove si discute di disabilità la voce della Commissione e delle associazioni direttamente interessate; come previsto dal punto e) dell’art. 5 e art. 22 della legge quadro;
- che le associazioni trovino unità fra di loro nell’azione e riescano a fare lobby. Ogni Associazione deve difendere la propria autonomia, ma il chiudersi gelosamente in un lavoro separato, sottrae forza al grande compito che ci viene affidato dalla Convenzione e dalla legge.
- La Commissione si propone come strumento di raccordo per dare maggiore forza ad ogni iniziativa delle associazioni.
Ad oggi il lavoro costante dei Commissari succeduti in questi tre insediamenti ha portato alla realizzazione dell’Ufficio Segreteria Tecnico Amministrativo Pari Opportunità, Bioetica e Inclusione Sociale. Il nostro auspicio volge per una costante crescita e determinazione di questo ufficio e che si avvii come previsto dalle raccomandazioni del GRETA a divenire Polo per le Pari Opportunità. Seppur con pochi strumenti la Commissione CSD ONU ha contribuito per aumentare maggiore disponibilità nei centri estivi e maggior sostegno. Ha lavorato alacremente per accrescere. la consapevolezza della cittadinanza sulla disabilità attraverso convegni e spettacoli e ha attivato tavoli per la realizzazione di bozze di legge sull’inclusione lavorativa, sulla vita indipendente e sulle cooperative sociali. Oggi, dopo aver predisposto il Piano d’azione triennale sulle politiche per la disabilità, dove sono indicate le linee guida necessarie per attuare la Convenzione ONU ratificata dalla nostra Repubblica nel 2008, tra cui il trasporto scolastico argomento molto discusso in questi giorni, sta predisponendo unitamente al dipartimento affari esteri il Rapporto degli Stati Parti come previsto dall’articolo 35 della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. Il lavoro della Commissione CSD ONU è ancora vasto, ma sicuramente attraverso il lavoro e gli strumenti del nuovo Ufficio di Segreteria Tecnico amministrativa Pari Opportunità, BIOETICA e Inclusione Sociale potrà avere maggiore sviluppo e forza per ottenere un cambio di passo. Questo è il nostro obiettivo, ieri, oggi e domani, anche lontani da campagne elettorali, trasformare profondamente la cultura e l’assetto di questo Paese in Materia di disabilità.

c.s. Commissione CSD ONU





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