«Ci congratuliamo per il risultato ottenuto e siamo pronti a lavorare con lui e con la Giunta che verrà per un’agricoltura più forte e competitiva, promuovendo le sinergie dell’azione a tutti i livelli da Roma a Bruxelles». Così il presidente di Confagricoltura Emilia Romagna, Marcello Bonvicini, commenta l’elezione di Michele De Pascale alla guida della Regione augurando buon lavoro al nuovo governatore. Bonvicini auspica un confronto costante e costruttivo tra Regione e associazioni agricole per affrontare la crisi dei campi e sostenere imprese, redditi e posti di lavoro. Riprendendo i punti chiave del programma elettorale di De Pascale, abbraccia l’idea di: “rafforzare il modello di concertazione già avviato, aggiornando il Patto per il lavoro e per il clima”; portare avanti “la semplificazione delle procedure amministrative per snellire i processi, coinvolgendo tutte le rappresentanze economiche” nonché “migliorare le condizioni di sicurezza sul lavoro promuovendo la formazione e l’adozione di tecnologie per ridurre gli incidenti”. Condivide l’accento posto sulla “tutela delle filiere di eccellenza e le produzioni di qualità con attenzione all’impatto dei cambiamenti climatici” e la necessità di imboccare la strada degli investimenti puntando su innovazioni e ricerca “per sviluppare varietà agricole più resistenti e sostenibili”. Rimarca l’esigenza di accompagnare “la transizione energetica delle imprese con strumenti finanziari e agevolazioni”. Il pieno appoggio del presidente regionale di Confagricoltura arriva sul capitolo alluvioni e messa in sicurezza del territorio, nella convinzione che serva un piano straordinario di manutenzione dei corsi d’acqua che preveda anche spazi di espansione dei fiumi. «E laddove non è possibile costruire casse di laminazione - precisa Bonvicini - sediamoci al tavolo e studiamo in quali aree effettuare “allagamenti programmati” per salvare i centri abitati». Come sottolineato da De Pascale, occorre poi un cambio nella gestione post alluvione ossia una struttura di comando unificata e procedure semplificate per l’indennizzo di famiglie e imprese oltre alla revisione delle normative che ostacolano la gestione del rischio. «Ci appelliamo al nuovo governatore affinché la voce degli agricoltori giunga forte a Roma, sui tavoli competenti, per sbloccare i rimborsi del fondo Agricat e approntare un sistema assicurativo in grado di garantire all’azienda la copertura dei rischi catastrofali», conclude il presidente di Confagricoltura Emilia Romagna.
c.s. Confagricoltura Emilia Romagna