Confederale Cdls: al primo posto la lotta al carovita e la chiusura contratti

Confederale Cdls: al primo posto la lotta al carovita e la chiusura contratti.

Il Consiglio Confederale della CDLS si è riunito nei giorni scorsi per tracciare la “road map” degli impegni sindacali relativi all’ultima parte del 2023: un rinnovato impegno unitario sulla politica dei redditi, contrasto al carovita con interventi su prezzi e tariffe, rilancio delle richieste di rivalutazione delle pensioni e aumento degli assegni familiari. Una ampia parte della riunione è stata dedicata al tema della chiusura dei contratti in attesa di essere rinnovati: Pubblica Amministrazione, Salariati AASLP e del settore bancario.

Riguardo ai contratti della Pubblica Amministrazione e dei Salariati AASLP, dopo circa un anno di intensa trattativa e confronto con la delegazione di Governo, ci si è avvicinati ad un dignitoso punto di equilibrio che prevede la rivalutazione delle basi tabellari ed alcuni interventi normativi. Nei giorni scorsi abbiamo ricevuto l’ultima stesura della bozza di accordo che è stata valutata dai Direttivi unitari della P.A. e che sarà oggetto di un ulteriore valutazione e discussione nell’attivo dei quadri del settore che è già stato convocato per il 14 Novembre. Il contratto di lavoro del settore bancario sammarinese, scaduto da oltre 13 anni, vede l’invio, effettuato ad inizio ottobre scorso, della piattaforma di rinnovo contrattuale alle controparti.

Nei giorni scorsi è stato inviato un sollecito ad ABS ed ANIS per richiedere un celere avvio della trattativa. Le Rappresentanze Sindacali del settore, unitamente ai tre Sindacati, hanno stigmatizzato la mancanza di adeguamenti alle tabelle economiche che risalgono a fine 2009 e la incapacità delle controparti di addivenire - in oltre 13 anni - ad un rinnovo contrattuale dignitoso che riconosca la perdita del potere di acquisto degli stipendi, in un settore che è strategico per il Paese e di fondamentale importanza in previsione dell’accordo con l’Unione Europea. Il Confederale CDLS ha sottolineato l’importanza dell’accordo tripartito, difendendo l’operato ed il risultato raggiunto in un serrato confronto con Governo ed associazioni datoriali. Complessivamente la CDLS ritiene l’accordo di grande valore politico-sindacale: la trattativa che si è svolta con le altre Parti, anche se in alcune occasioni assunto anche toni duri, non ha mai distratto i vertici della Confederazione Democratica dalla responsabilità di raggiungere un risultato condiviso da tutte le Parti. Il parlamentino della CDLS è entrato anche nel merito di alcuni aspetti salienti dell’Accordo Tripartito: si è trattato di una mediazione indispensabile ed equilibrata che ha portato alla definizione di un testo di Legge con maggiori garanzie seppur con la presenza di qualche necessaria rinuncia.

Uno degli aspetti più dibattuti e sofferti è stato l’aumento a 24 mesi della durata massima del rapporto di lavoro a tempo determinato; questo incremento è stato però controbilanciato dal contestuale aumento della durata degli ammortizzatori sociali. Porre un freno ad una possibile ripresa del lavoro interinale e dei distacchi - che avrebbero generato una flessibilità continua e difficilmente monitorabile - era un forte impegno del Sindacato, riuscire a raggiungere questo obiettivo non era né facile né scontato. Per il Segretario Generale della CDLS Gianluca Montanari “un tema molto sentito nella discussione del Consiglio Confederale, è stato quello della politica dei redditi, messa in campo unitariamente dai Sindacati sammarinesi, quale forte risposta al crescente caro vita ed alla continua e costante erosione del potere di acquisto di stipendi, salari e pensioni causata dall’inflazione. Altro fronte di azione del Sindacato è quello che riguarda le ingiustizie economico-sociali e le indispensabili risposte alle tante domande di integrazione del reddito a famiglie monoreddito alle prese con bollette, affitti e mutui fuori controllo.” Continua Montanari “Il silenzio del Governo su questi importantissimi argomenti è a dir poco assordante. Sono ormai mesi, nonostante le ripetute richieste del sindacato, che attendiamo l’avvio di un serio e concreto tavolo di confronto con l’esecutivo.

L’unica occasione di timido e poco convinto confronto è avvenuta a luglio scorso, per discutere senza risolvere uno dei temi riguardante la politica dei redditi. Il Governo sta fortemente sottovalutando la crescente situazione di disagio sociale e di preoccupazione delle famiglie: l’aumento delle utenze domestiche, dei beni di prima necessità e degli affitti delle abitazioni, arrivati a livelli ormai insostenibili. Se a questo aggiungiamo la parziale rivalutazione di stipendi e salari e la insufficiente rivalutazione delle pensioni - contestualmente alla mancanza di qualsivoglia intervento economico del Governo a supporto delle fasce più deboli - possiamo avere l’idea di quale situazione sociale gravissima stiamo affrontando. Siamo in assoluto ritardo e rivendichiamo l’Apertura urgentissima del confronto sui temi posti sin dalla lettera del 3 Febbraio scorso e dall’ultimo documento condiviso con l’attivo dei quadri unitario e inviato il 20 Ottobre scorso.”

Tra gli interventi prioritari ed urgenti il Segretario Generale della CDLS ricorda ”la messa in atto di adeguate politiche a sostegno del reddito, cioè prevedere di aumentare le buste paga dei lavoratori, allo stesso modo rivedere il tetto per la rivalutazione delle pensioni bloccato dall’ultima riforma previdenziale, rivalutare gli assegni familiari portandoli ad un aumento totale del 30%, ristabilire regole meno stringenti di accesso al reddito minimo mensile, affinché le persone e famiglie in difficoltà reddituale, possano trovare un sostegno economico concreto ed efficace”. Per il Consiglio Confederale della CDLS è inutile continuare ad inseguire progetti infrastrutturali di dubbia efficacia o di improbabile realizzazione quali l’ampliamento dell’avio superfice di Torraccia, la realizzazione di grandi alberghi a cinque o più stelle destinati ad accogliere i beneficiari delle residenze atipiche o altro.

Questi investimenti che spesso sono frutto di dichiarazioni avulse dalla realtà non portano benefici concreti al Paese ed alla sua autorevolezza internazionale, oltretutto sono spesso svincolati da un serio ed articolato progetto di sviluppo, finalizzato a migliorare e sviluppare maggiormente l’economia reale nei comparti turistico e commerciale. Occorre un progetto di sviluppo legato ad investitori seri, portatori di economia reale, che possono generare un’economia virtuosa e concreta. Una riflessione è stata fatta anche riguardo al tema della sanità. Per il Confederale CDLS ci sono troppe cose che non funzionano: dalla lungaggine degli esami diagnostici, che porta l’utenza a rivolgersi alla sanita privata, alla carenza dei medici e infermieri attratti fuori territorio da offerte allettanti, all’atto organizzativo sanitario dell’ISS, che tarda ad arrivare, e riguardo al quale è indispensabile un preventivo ed approfondito confronto fra le parti.

Per Montanari “Lo scenario che abbiamo di fronte, non è di facile interpretazione, in questo ultimo scorcio dell’anno, come sempre, gli impegni in agenda sono innumerevoli e condensati, il fattore tempo gioca un ruolo determinante. Oltre ai temi da noi posti all’attenzione del Governo, ci sarà anche l’Accordo di associazione all’U.E., la Legge di Bilancio e, immaginiamo, provvedimenti vari, quindi ribadiamo l’assoluta necessità ed urgenza di aprire subito il confronto con il Governo”.

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