Conferenza ONU: il contributo di San Marino sulle politiche per la disabilità

Conferenza ONU: il contributo di San Marino sulle politiche per la disabilità.
Il 14 giugno 2016 la Repubblica di San Marino ha condiviso il proprio contributo sulle politiche per la disabilità in un contesto internazionale con la partecipazione di una delegazione alla nona sessione della Conferenza ONU degli Stati parte sulla disabilità CRPD.
Il Segretario di Stato alla Sanità Francesco Mussoni accompagnato dalle presidenti e da alcuni componenti delle commissioni CSD ONU e Pari Opportunità, dalla Missione permanente ONU a New York e dal Dirigente della UOC Servizio Minori, é stato portavoce delle politiche su questi temi. Ha esposto durante l'assemblea generale le linee politiche, le azioni concrete e le sfide attuate a San Marino per promuovere la vita inclusiva di ciascuna persona disabile.
Nell'occasione è stato presentato il Side Event "Big challenges in a small Country" organizzato dalla delegazione stessa in collaborazione con la missione permanente a New York è stata poi illustrata e descritta la realtà sammarinese, gli strumenti normativi attuati negli ultimi tempi insieme alle sfide che il nostro paese intende portare avanti in tempi medio brevi (Progetto 2030) perché le persone con disabilità non possono aspettare tempi lunghi ed hanno bisogno di essere riconosciuti nella loro identità e nella loro condizione al momento giusto.
I temi emersi durante il Side Event di San Marino sono stati riconosciuti in linea con i temi proposti dall'assemblea generale: accessibilità alla giustizia, eliminazione di ogni forma di discriminazione, educazione inclusiva e progetto educativo individualizzato, accessibilità alle informazioni e alle tecnologie inclusive. I membri della Delegazione e delle Commissioni sammarinesi stanno partecipando anche ai vari eventi collaterali tra cui quelli relativi alla vita indipendente, alla disabilità intellettiva e alla discriminazione multipla delle donne disabili. L'obiettivo principale è costruire una propria agenda delle strategie da raggiungere entro il 2030, una propria rete sociale per dare vita ad una reale e effettiva inclusione delle persone disabili ad ogni livello.

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