Il Congresso di Stato replica a Dim: rigettata "ogni illazione su collusione con poteri esterni"
Le considerazioni svolte sono destituite di ogni fondamento e rappresentano una concezione delle relazioni fra le istituzioni alterata e pericolosa per il Paese.
Si chiede al governo di annullare i provvedimenti di Banca Centrale in spregio a ogni disposizione normativa, si insinuano messaggi inquietanti verso la magistratura, si fa riferimento a “60 milioni rubati” in modo assolutamente fuorviante, non veritiero rispetto a una vicenda oggetto di una indagine giudiziaria.
I membri del Congresso di Stato non sono infallibili, soprattutto in una fase storica in cui tanti nodi stanno venendo al pettine e scelte rilevanti sono state rinviate per anni.
Il governo però rigetta ogni illazione su collusione con poteri esterni, respinge ricostruzioni fantasiose e demagogiche spacciate come verità.
Il Congresso di Stato rispetta l’attività politica di ogni lista, coalizione o semplice Membro del Consiglio Grande e Generale. Accetta le critiche – anche aspre - ma respinge con forza un metodo di fare politica basato sulle insinuazioni, su affermazioni oggettivamente false rispetto alla realtà dei fatti.
Dispiace rilevare infine come le elementari basi del dialogo democratico o della dialettica politica fra governo e opposizione siano ormai sovvertite e abbiano preso una strada e una logica in cui i reali problemi del Paese sono lasciati al margine e si sia scientificamente deciso di buttare tutto in una rumorosa rissa politica.
Il Congresso di Stato