In relazione all'articolo 4* del nuovo Decreto 78/2020 emanato nella notte dal Congresso di Stato, il Consiglio Direttivo della Consulta per l'Informazione comunica di essersi tempestivamente attivato per chiedere un chiarimento su detto articolo che, prima facie, appare eccessivamente ampio e rischia di dare adito ad interpretazioni potenzialmente lesive della libertà di stampa. Nella convinzione che l'intenzione del Legislatore non sia quella di impedire un libero e corretto esercizio dell'attività dei media, il Direttivo della consulta auspica un veloce superamento di questa fase emergenziale per la salute dei cittadini e la ripresa del dialogo tra politica e informazione.
Comunicato stampa
Il Direttivo della Consulta per l’Informazione
* “Art. 4 (Dati epidemiologici di proprietà ISS)
1. Tutti i dati epidemiologici e le loro elaborazioni, rilevati tramite screening sierologico e/o tampone molecolare, relativi al contagio da coronavirus, sono di esclusiva proprietà dell’Istituto di Sicurezza Sociale.
2. Al fine di garantire l’omogeneità ed ufficialità dei dati, di cui al comma 1, nessun altro soggetto, né che siano persone fisiche o giuridiche, è autorizzato alla divulgazione, salvo che le informazioni non siano già state precedentemente divulgate, o formalmente comunicate a soggetti per la diffusione, dall’Istituto per la Sicurezza Sociale stesso.
3. La divulgazione da parte di soggetti terzi non autorizzati di informazioni o dati, anche parziali, in violazione alle disposizioni di cui al comma 2, è punita con una sanzione pecuniaria amministrativa pari ad euro 1.000,00 (mille/00), comminata dal Dipartimento Prevenzione dell’Istituto di Sicurezza Sociale”