Corto Dorico: bando prorogato al 30 settembre

Corto Dorico: bando prorogato al 30 settembre.
È prorogato al 30 settembre il bando del concorso internazionale per cortometraggi Corto Dorico (XIII edizione, Ancona 3-10 dicembre 2016), co-organizzato da Comune di Ancona e Nie Wiem, con il contributo di Mibact e Regione Marche, main sponsor Angelini. Il direttore artistico Daniele Ciprì, regista e direttore della fotografia, invita a partecipare le nuove generazioni di autori italiani e stranieri, perché il film festival Corto Dorico è «uno spazio di confronto e crescita per i giovani autori che non solo vengono premiati, ma trovano nel festival uno spazio seminariale, un momento di confronto tra generazioni e linguaggi».
Molti e prestigiosi i premi in palio: oltre al premio Stamira per il Miglior Cortometraggio (€ 2000), assegnato da una Giuria di qualità, e al premio Nie Wiem per il Miglior Cortometraggio d’impegno sociale (€ 2000), scelto dall’associazione organizzatrice Nie Wiem, al cinema sociale andranno anche il premio Coop Alleanza 3.0 (€ 1000), il premio Amnesty Internional Italia (€ 500) e il premio Cooss Marche (€ 500). Novità del 2016: il premio Università Politecnica delle Marche (€ 500), che andrà al Miglior cortometraggio d’ispirazione scientifica, dalla medicina all’ingegneria, dall’agraria all’economia.
Altra novità 2016 è il patrocinio della Federazione Italiana di Economia del Bene Comune: Corto Dorico «ha valenza sociale – dichiara il Presidente Bernhard Oberrauch, spiegando il perché del sostegno – e promuove un cinema d’impegno civile, attento alle questioni chiave del vivere, quali il rispetto della dignità umana e la sostenibilità ambientale, entrambi elementi cardine del movimento di Economia del Bene Comune».
Nata nel 2011 dall'iniziativa di una dozzina di imprenditori austriaci guidati dall'austriaco Christian Felber, l'Economia del Bene Comune è un sistema economico alternativo basato su valori che promuovono il soddisfacimento dei bisogni della popolazione intera, e uno strumento di cambiamento economico, politico e sociale; un ponte verso un futuro migliore. In soli cinque anni, l’Economia del Bene Comune (EBC) è diventata un movimento globale che conta 10,000 sostenitori in oltre 30 paesi; oltre 2,000 aziende che hanno formalmente aderito ai valori del bene comune, di cui circa 350 hanno redatto il proprio bilancio non finanziario del bene comune. In Italia sono oltre una sessantina i membri EBC e una trentina le aziende che hanno redatto il bilancio del bene comune, che con i suoi 17 indicatori e 52 sotto-criteri contempla valori quali la dignità umana, solidarietà, giustizia, sostenibilità, trasparenza e democrazia. Istituzionalmente, l’Economia del Bene Comune ha ottenuto, a Settembre 2015, il parere positivo del Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE). Il 10 Dicembre 2015, la discussione sulla validità e autorevolezza del modello economico proposto dall’EBC è approdata al Parlamento Europeo; mentre in Italia a Dicembre 2014, il Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano ha approvato un disegno di legge che impegna la Giunta provinciale a preferire imprese orientate al bene comune nell’assegnazione di appalti pubblici e a promuovere e sostenere in via preferenziale i Comuni orientate al bene comune, che in Italia sono già tre nella Val Venosta. Un centinaio di università collabora con il movimento; le Università di Vienna e di Valencia hanno istituito la facoltà dell’Economia del Bene Comune e l’Università di Barcellona ha richiesto una cattedra UNESCO, già approvata in Spagna e in fase di scrutinio a Parigi. Le Università di Flensburg e Kiel stanno lavorando con tre corporazioni quotate nella Borsa di Francoforte sull’applicabilità del bilancio EBC per grandi aziende.

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