Covid-19, rette nidi e scuole infanzia azzerate per marzo a Riccione
Riduzione del 25% per il mese di febbraio e del 100% per il mese di marzo delle tariffe di nidi e scuole dell’infanzia comunali, visto che per contenere l’emergenza epidemiologica Covid-19 le attività dei nidi e delle scuole dell’infanzia sono state sospese, con decreto del presidente del consiglio dei ministri, per 5 giorni a febbraio e per tutto il mese di marzo. Lo ha deciso oggi la Giunta del Comune di Riccione come da proposta dell’assessore ai Servizi Educativi Alessandra Battarra. Il Comune di Riccione quindi ha deciso di rideterminare per febbraio e marzo le tariffe attualmente vigenti, ritenendo di ridurre le tariffe del mese di febbraio del 25%, fatte salve le riduzioni per chi ha maturato le lunghe assenze in tale mensilità (non cumulabile alla riduzione del 25%) e del 100% per marzo. In pratica si pagherà tenendo conto solo dell’effettiva disponibilità del servizio. Viene quindi comunque mantenuto l’abbattimento delle tariffe già previsto per l’anno educativo 2019/2020 per nidi d’infanzia comunali e nido d’infanzia convenzionato IPAB Ceccarini, dovuto all’adesione “al Progetto al nido” con la Regione e le riduzioni per chi ha maturato le lunghe assenze (come da regolamento) prima della chiusura per decreto delle istituzioni scolastiche. In questo caso, per i bimbi che hanno accumulato il numero di assenze utili per la riduzione per il mese di febbraio, prima della chiusura stabilita dal decreto del presidente del consiglio dei ministri, la famiglia può scegliere se avere una riduzione del 50%, come già previsto dal regolamento comunale, oppure quella del 25% stabilita a causa della chiusura con Dpcm. Ma non entrambe. Per il mese di marzo non si pagherà nulla visto che la chiusura è stata appunto imposta dal Governo. Le scuole interessate da tale delibera di Giunta sono: NIDI E SCUOLE D’INFANZIA COMUNALI, SCUOLE DELL’INFANZIA STATALI e NIDO IPAB “Ceccarini”. Dichiarazione dell’assessore Battarra: “Abbiano deciso di far pagare le rette scolastiche solo tenendo presente dell'effettiva disponibilità del servizio, quindi per il mese di febbraio, quando c’è stata la chiusura per 5 giorni l'abbattimento è del 25%. Per il mese di marzo 2020, invece, va da sé che sarà totale. La decisione è stata presa per aiutare le famiglie che in questo mese e mezzo, quasi, hanno dovuto affrontare difficoltà evidenti dovute alla chiusura di attività a causa della diffusione del coronavirus”.