La Croce Rossa Italiana riminese in lutto per i sei delegati del Comitato Internazionale uccisi in Afghanistan
L’uccisione di sei delegati del Comitato Internazionale della Croce Rossa Italiana in Afghanistan – con altri due operatori dispersi – giunge infatti come un enorme macigno sull’intera rete di volontariato della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, che con sempre maggiore frequenza subiscono attacchi per operazioni che hanno il solo scopo di alleviare – per quanto possibile – lo stato di indigenza e di assoluta precarietà di intere comunità (così come viene fatto su fronti diversi come quelli generati dai disastri naturali o indotti dall’uomo).
Il Presidente del Comitato locale CRI Daniele Marano lo ha definito “un attacco vile che sconvolge tutte le sensibilità” perché “non si possono coinvolgere gli operatori umanitari in tanta brutalità”.
Ha comunque aggiunto “che questi attacchi non fermeranno la nostra opera umanitaria perché non ci sottomettiamo al gioco del terrore, sebbene il Comitato Internazionale stia valutando le modalità di impiego in scenari internazionali in cui nessuna convenzione umanitaria sembra trovare una seppur minima attuazione”.