Csdl: revisione della spesa anche per le aziende private che beneficiano di interventi pubblici: una misura di buon senso ed equità
Nell'ultima versione consegnata dal Segretario Finanze al Sindacato nell'incontro di martedì 25 luglio, è stato inserito un nuovo articolo, il 13 bis, intitolato "Revisione della spesa pubblica": Scopo di questo articolo è "supportare efficacemente un processo di effettiva riduzione e riqualificazione della spesa pubblica".
In tal senso viene dato mandato al Congresso di Stato di avviare dal prossimo settembre un processo di analisi e revisione della spesa degli uffici ed enti della PA, delle società e degli enti partecipati dallo Stato, ma anche delle "società ed enti che, seppure non sono partecipati dallo Stato, beneficiano di investimenti e contributi pubblici diretti o indiretti rilevanti, al fine del loro equilibrio economico/patrimoniale."
È un fatto molto positivo che questo articolo, che prevede la continuazione della spending review, estenda i suoi effetti anche al settore privato, e quindi che la revisione della spesa venga prevista anche per quelle aziende private che beneficiano di politiche e interventi di sostegno per il loro stato di crisi, attraverso risorse della collettività (si pensi ad esempio al settore bancario...), con agevolazioni fiscali, finanziamenti diretti e indiretti, ecc.. Queste aziende sono tante e, peraltro, non siamo sicuri che proprio tutte versassero in condizioni di profonda crisi.
Se la Pubblica Amministrazione è stata interessata negli ultimi anni da provvedimenti di contenimento della spesa, quali il blocco del rinnovo contrattuale, la riduzione del personale (con effetti sulla qualità dei servizi), tagli agli stipendi, contributi di solidarietà vari e via discorrendo, è assolutamente giusto rivolgere lo stesso invito anche al di fuori della PA.
È quindi una questione di giustizia sociale, di equità, ma non solo; è indispensabile prendere provvedimenti che mettano sullo stesso piano tutti coloro - anche privati - che hanno beneficiato di fondi pubblici, poiché se questi provvedimenti fossero univoci, se ancora una volta andassero a colpire solo la struttura statale in senso stretto, si creerebbe una frattura sempre più incolmabile in un tessuto sociale e lavorativo peraltro molto particolare e complesso.
comunicato stampa
FUPI-CSdL