Csdl: rinunciare alla cittadinanza d'origine, è come sradicare una pianta...
Ciò detto, non ci si può trincerare dietro la motivazione che questo è quello che vogliono i sammarinesi, perché è una vicenda che riguarda tutti, e sulla quale non è stato possibile neanche sviluppare un dibattito nel paese, come sarebbe necessario prima di maturare decisioni così importanti. La stessa legge, in tal senso, non è stata pubblicizzata da parte dei politici neanche sui mezzi di informazione. Dal momento che all’interno del Consiglio Grande e Generale non c'era unanimità sul progetto del governo, e dato che erano già stati presentati altri progetti di legge sulla stessa materia, si doveva lasciare allo stesso Consiglio la facoltà di decidere senza i soliti vincoli di maggioranza o di minoranza. Anche perché su temi come questi non c’è bisogno dell’imprimatur di nessuno...
D’altra parte l’esperienza del 2012 è stata chiara, perché degli aventi diritto, solo un terzo ha chiesto la naturalizzazione; motivo, la richiesta - anche in quel caso - della rinuncia della cittadinanza d’origine. Spero che oggi si ripeta questa ribellione silenziosa per fare capire a chi di dovere che nelle istituzioni ci si sta per onorare e valorizzare la dignità dei cittadini e di uno Stato che vanta secoli di storia ed è presente nelle istituzioni democratiche internazionali. Questa sì che sarebbe una vera svolta storica. Questo è il pensiero di un naturalizzato nel 1984, prima apolide di fatto che per fortuna all'epoca non ebbe il problema della rinuncia.
Alberto Mino