Dal Kaki Tree al Green Festival un testimone pace
Dalle mani dell’artista Tatsuo Miyajima il cachi sopravvissuto all'atomica di Nagasaki donato al Green Festival San Marino - Montefeltro
Mercoledì scorso, a Pesaro, presso l’Aula Magna dell’Istituto Agrario Cecchi, nella prestigiosa cornice di Villa Caprile, si è svolta la cerimonia di messa a dimora del cachi discendente dalla pianta sopravvissuta alla bomba atomica di Nagasaki.
Una cerimonia particolarmente solenne, che ha visto oltre i vertici del Cecchi con Chiara Fiorucci e il Presidente dell'associazione Nagasaki Brescia, Francesco Foletti, la straordinaria presenza dell’artista giapponese Tatsuo Miyajima, colui che nel 1996 concepì il progetto artistico detto “Kaki Tree Project – La rinascita del tempo”. Un format replicato in tutto il mondo che organizza piantumazioni dei "figli" del cachi di Nagasaki, a cui sono collegati progetti di educazione al dialogo e percorsi di pace. Nel 2021 il progetto Kaki Tree è stato portato da Gabriele Geminiani patron del Green Festival San Marino – Montefeltro nella Repubblica di San Marino e, dopo un lavoro di circa un anno con le scuole primarie, si è concluso con la messa a dimora del cachi a Podere Lesignano. Di lì in avanti il progetto Kaki Tree ha attecchito saldamente nel Montefeltro.
Oggi Gabriele Geminiani ha ricevuto direttamente dalle mani di Tatsuo Miyajima, una piantina di cachi che verrà collocata presso il Centro Ricerche Floristiche delle Marche con sede a Pesaro e di pertinenza della Provincia di Pesaro e Urbino, il prossimo 31 maggio, all'interno del progetto “Orti per la Pace”. Il progetto “Orti per la Pace”, uno spin-off del Green Festival, è stato inserito nel palinsesto di Pesaro Capitale italiana della cultura 2024 e resterà in maniera permanente nel Centro Ricerche Floristiche di Pesaro. L'organizzazione del Green Festival San Marino Montefeltro ringrazia sentitamente il Presidente e il Direttore della Provincia, rispettivamente Giuseppe Paolini e Marco Domenicucci, nonché il Direttore del Centro Ricerche Sandro Di Massimo per la calorosa accoglienza riservata al progetto “Orti per la Pace”, cogliendo, nello spirito di collaborazione, una modalità di interazione che porta immancabilmente alla promozione e allo sviluppo di relazioni vitali per qualsiasi soggetto coinvolto.
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