"Gentile Redazione,
al quesito posto da Jana Puglierin membro dello European council on foreign relations, relativamente alla fase due su “quale dovrebbe essere la priorità? Il ritorno dei bambini a scuola e all’asilo? O la riapertura dei negozi?” penso non vi siano dubbi circa la risposta che fornirebbe l’attuale esecutivo. A fronte della tanto decantata e sbandierata sovranità di San Marino, si è semplicemente accodato alla vicina Italia. Presentate il nuovo Decreto n° 78 con le seguenti parole: “guarda alle famiglie e al diritto all’istruzione”; trattasi di un commento fuorviante perché tale diritto dev’essere garantito dallo stato tramite la scuola (sempre se vogliamo che rimanga pubblica) e avete letto quante volte compare in esso la parola scuola? ZERO. E se nell’art. 2 si parla effettivamente di “diritto all’istruzione” almeno per i minori disabili” sorge spontanea la domanda su chi debba svolgerla. I “volontari” indicati nel comma 4? Ancora una volta dunque la scuola è ignorata senza che si levino proteste da parte degli insegnanti. L’ultima loro voce si è fatta sentire per una legittima rivendicazione economica ma non dovrebbero essere più preoccupati per l’assenza nel dibattito attuale del tema dell’insegnamento? Solo i genitori e i propri figli la avvertono? Pensano che nonostante i loro encomiabili sforzi l’ormai celebre DaD (didattica a distanza) possa davvero colmare le distanze dai propri alunni? Tale silenzio è preoccupante perché sintomo di quanto un paese decida d’investire sul proprio futuro e se queste sono le premesse, le prospettive non sono affatto rosee.
Potrebbe essere che le novità principali siano contenute nell’Allegato 2 del decreto inerenti le “misure speciali” per centri estetici, parrucchiere, attività della ristorazione: trattasi di un invito non tanto subliminale a risollevare il nostro morale ma soprattutto quello dei nostri figli facendoci belli e rimpinzandoci preparandoli al loro destino, senza adeguata istruzione, di meri consumatori, non più cittadini. Forse si riferiva a questo quando il segretario Ciavatta ha ammesso in diretta durante il Tg di avere lavorato “abbastanza bene”. Rimane comunque l’ultima possibilità e cioè pregare nostro signore che compia il miracolo della riapertura delle scuole dopo quelle delle chiese, a proposito delle quali evidentemente anche i fedeli hanno certificato il fallimento del DaD, dio a distanza… Per tutti, la tentazione di rimanere silenti accettando i fatti compiuti, è molto forte ma allora in cosa consisterebbe la richiesta di rimettersi in gioco imposta dall’attuale pandemia?
Cordialità"
Lettera di Daniele Baldisserri