Demos: "A Faetano ci si è confrontati su Energia Sanità, situazione politica"
Serata partecipata quella che ci ha visto giovedì 10 Novembre incontrare la cittadinanza a Faetano presso la sala del castello. Tanti i temi toccati, tutti molto attuali e di certo dibattuti tanto dalla stampa, quanto dalle forze politiche che dalle parti sociali: caro Energia,crisi del Sistema Sanitario e situazione Politica. Il tema che ha aperto l'incontro è di certo uno dei più discussi di questi tempi, ossia l'emergenza energetica e il rincaro bollette (al momento congelato). La confusione al momento regna sovrana, agli annunci del Segretario Lonfernini è seguito un dibattito con la Commissione Finanze che ha rimandato eventuali decisioni a metà novembre. La confusione è generata dal prezzo del gas che ad oggi viene deciso in Olanda alla borsa TTF, un Future che più che adattarsi ai prezzi correnti sembra scommettere in prospettiva su di essi provocando di fatto speculazioni inaccettabili per un bene di prima necessità come l’energia. Speculazioni delle quali anche i sammarinesi, come gli italiani, potranno diventare vittime visto che per tutelarsi dalle oscillazioni il contratto stipulato da AASS ha fatto appello a clausole e fidejussioni. Una delle cause di questi rincari ed incertezze è l'attuale contesto geopolitico, la guerra in Ucraina, le sanzioni alle quali anche il nostro paese ha dato adesione, dando un colpo di spugna a quella neutralità che ci ha sempre contraddistinto. Osservatori attenti del mercato hanno evidenziato come il TTF sia un mercato a forte rischio speculativo, non avendo soglie per gli eccessi di rialzo e non essendo pienamente trasparente; hanno inoltre notato come la lievitazione dei prezzi sia partita molto prima della guerra in Ucraina, senza apparenti motivazioni se non appunto quella di una speculazione dal carattere geopolitico con grandi risorse finanziarie che si sono riversate sul TTF già ad agosto 2021. Il questo contesto neoliberale, che genera reazioni violente legate solo al profitto, a molti cittadini resta la sensazione di trovarsi l’ultima ruota di un ingranaggio al quale rimane un solo destino: impoverirsi e essere schiacciati verso un transumanismo spietato orientato alla perdita di socialità, empatia e valori. In questo scenario, la crisi del nostro sistema sanitario, di cui si è discusso ampiamente nella serata, è una delle prime conseguenze di questo processo, dove le persone malate si sentono sole e abbandonate, ritrovandosi nel deserto tra le macerie di una sanità impersonale. I medici relatori della serata hanno ribadito ancora una volta la necessità di un cambio di rotta, di un ritorno ad una organizzazione più vicina al cittadino, riportando la professione del medico territoriale sul campo, in presenza, in simbiosi ed in aiuto al cittadino. Il COVID e l'emergenza sanitaria hanno distaccato definitivamente l'ultimo lembo del cordone ombelicale tra ciò che fu il medico di famiglia e ciò che sarà e cioè una visita attraverso uno schermo, o di una prenotazione telefonica? Ci auguriamo la presa di consapevolezza delle persone, la resistenza a questa deriva malthusiana che a piccoli passi sta disumanizzando anche il mestiere per cui lo stesso Ippocrate diceva: "In qualsiasi casa andrò, io vi entrerò per il sollievo dei malati, e mi asterrò da ogni offesa e danno volontario...". Lo sciopero generale di martedì per i contratti scaduti da anni, per la riforma pensionistica è stato uno dei temi trattati sulla situazione politica; si è riscontrata la necessità di ridare una organizzazione efficace ai corpi intermedi del Paese capace di dare risposte concrete alle istanze dei rappresentati, e non diventare dei centri di potere lontani dai delegati, su questo tema una riflessione è stata aperta con il pubblico. Demos continuerà, per sua profonda convinzione, ad incontrare la gente, anche e soprattutto nei castelli più piccoli, meno ascoltati nei bisogni da un palazzo sempre più distante dalle necessità di cittadini e piccoli imprenditori, Demos è ottimista, è al fianco di tutti i cittadini che vogliono una rinascita laboriosa e trasparente ed un nuovo sviluppo per la Repubblica.
c.s. DEMOS
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