Demos: debito e rollover, chiarezza e responsabilità per evitare lo strangolamento del Paese
A seguito dell’emissione del decreto delegato 11 maggio 2023, nr. 82 che ripropone il rollover del debito contratto dalla Repubblica di San Marino, a brevissimo sarà convocata una seduta straordinaria del Consiglio Grande e Generale che dovrà avvallare il provvedimento d’urgenza, una ennesima presa in giro per i cittadini. Non solo a quanto pare il contratto di rollover sembra sia già operativo, si chiede l’assunzione del rischio a scelte già avvenute. Demos, chiede che tali decisioni siano preventivamente vagliate, come da Legge Costituzionale, dalla Commissione di Controllo della Finanza Pubblica, la grande assente nelle scelte economiche cruciali del Paese di questi ultimi anni. Considerato il carattere finanziario dell’operazione e considerato la competenza statutaria che delega a Banca Centrale la tutela della stabilità finanziaria, proporrà un Ordine del giorno per subordinare l’approvazione del decreto al vaglio della CCFP e ad un parere tecnico sui fattori di rischio per la stabilità finanziaria dello Stato, sulla regolarità del procedimento tecnico e amministrativo, rispetto agli standard internazionali e sulla congruità dei valori dei tassi e delle condizioni a Banca Centrale. Entrambi i pareri dovranno vincolanti alla approvazione e essere posti agli atti della eventuale delibera Consigliare di approvazione del contratto di rollover. Inoltre i pareri dovranno basarsi sulla analisi dei contratti stipulati con le controparti che sigleranno il Rollover. Di fronte a volumi di impegni di spesa così elevati, viene aumentato il livello di rischio in termini di corruzione. Pertanto, chiederemo che nel parere della Commissione di Controllo della Finanza Pubblica vi sia la verifica dei presidi Anticorruzione alle controparti che sigleranno il contratto di Rollover e quali sono i presidi posti in essere dalla Repubblica su questo tipo di attività. Stranamente quello che manca quando si parla di grosse somme è la trasparenza e la condivisione delle informazioni. Senza queste informazioni è impossibile produrre critiche e suggerimenti mirati e soprattutto non si può arrivare a questo punto con una scelta già fatta senza aver condiviso con nessuno le informazioni. Demos crede che per uscire dalla crisi nella quale una politica irresponsabile, immatura e corrotta, ci ha portato ad indebitare il Paese, si debba condividere una visione di Paese e usare competenze e capacità professionali per raggiungerla. Il metodo che ha accompagnato la gestione del debito purtroppo ricorda più il passato e non è certo un buon viatico per il futuro.
Cs Gruppo Comunicazione DEMOS
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