"Sono sconcertati le notizie di un cambio di rotta continuo del Governo. Oggi si torna a parlare di zona arancione potenziata o addirittura di blocco di Natale per pubblici esercizi e negozi. Da più parti mi arrivano richieste di aiuto, di chiarimenti, di bisogno di certezze sul lavoro e sul futuro. Gli operatori economici che, hanno già programmato in base ad un Dpcm, inizialmente garantito fino a gennaio, acquisti di merce e contratti con fornitori e manodopera, sono disperati. Se saranno costretti a chiudere avranno un doppio danno economico. Allo stesso tempo, i cittadini si sentono disorientati, non sanno più come affrontare i prossimi giorni, perché psicologicamente e non solo economicamente, con questa strategia delle confusione si sta distruggendo la coesione di intere comunità. Il Governo e le istituzioni sono chiamate ad intervenire quando nelle comunità di cittadini vengono deliberatamente messi in contrapposizioni gli interessi fondamentali. Sembra che con il caos e con la strategia della confusione si vogliano contrapporre giovani contro anziani, operatori economici contro medici, famiglie contro lavoratori. Chi ha paura del contagio e chi è costretto a sfidare il contagio per portare il pane in tavola o mantenere l'azienda. Dividi et impera in Romagna si direbbe che è una strategia vecchia come il cucco. Basta quindi In questo contesto, al presidente Bonaccini in qualità di presidente della conferenza delle Regioni, rivolgo caloroso appello: si faccia più pressante nell'azione persuasiva nei confronti del Governo e raccolga e faccia sue le posizioni che arrivano dalle città romagnole e dai Comuni costieri. Presidente Bonaccini promuova una conferenza dei Comuni e poi si faccia garante dei diritti di tutti e della coesione stessa delle sue comunità nei confronti del Governo. Ora serve una parola di chiarezza e non lo spauracchio della zona rossa".
c.s. Comune di Riccione