DOMANI - Motus Liberi ringrazia la Segreteria Sanità: "Ci siamo sbagliati... forse"
Tuttavia non possiamo che prendere atto, con grande sollievo, di quanto riportato nel comunicato della Segreteria alla Sanità, mediante il quale le preoccupazioni e le problematiche, più volte espresse e rappresentate dal nostro Partito, vengono smentite dalla Segreteria competente, precisando come queste siano il frutto di inesattezze e distorsioni della realtà, ad arte costruite da DOMANI - Motus Liberi per “speculazioni politiche di breve respiro”.
Il nostro Partito, che è forza giovane nel panorama politico della Repubblica, non può che rallegrarsi davanti alle parole di chi, munito di certa e comprovata esperienza, rassicura affermando che:
- la “fuga” del personale medico e sanitario dall’Istituto Sicurezza Sociale non sia reale, ma una distorsione della realtà;
- si tratti di una totale distorsione della realtà il fatto che sia particolarmente complicato dal puto di vista burocratico e sconveniente per il personale medico e sanitario I.S.S. svolgere la libera professione;
- sia una totale distorsione della realtà il fatto che medici sammarinesi siano stati mandati in pensione per essere sostituiti con pensionati italiani al doppio/triplo dello stipendio svolgendo, peraltro, un numero di prestazioni inferiore rispetto ai colleghi sammarinesi;
- sia una totale distorsione della realtà il fatto che, ad oggi, non vengano più garantite le reperibilità dei medici cardiologi e che le risultanze degli esami cardiologici vengano inviate a Rimini per le letture;
- sia una totale distorsione della realtà il fatto che alcuni interventi siano stati rimandati a causa della mancanza di medici cardiologi (e non solo).
Alla luce di quanto sopra, non possiamo che congratularci per gli interventi che la Segreteria alla Sanità sta ponendo in campo e che, dunque, senz’altro permetteranno:
1. al personale medico e sanitario dell’Istituto per la Sicurezza Sociale di svolgere attività libero professionale come e dove il professionista desidera, senza un monte ore massimo, anche a favore di cittadini sammarinesi come nel sistema italiano (che in ogni caso è uno dei peggiori d’Europa, primo solo alla Grecia);
2. di ottenere pensioni equivalenti a quelle italiane che dai nostri dati, certamente sbagliati, si aggirano sui 3.500/4.000 euro al mese circa;
3. al personale medico di svolgere attività libero professionale dopo il raggiungimento della pensione esattamente come i colleghi italiani e non quindi solo al massimo per 20 ore nel servizio di competenza e solo se tale servizio ne abbia necessità;
4. un distacco dei contratti del personale medico e sanitario dal rapporto di pubblico impiego.
Finalmente nell’arco di poche settimane ci viene annunciata, dunque, una vera e propria rivoluzione copernicana che invertirà il trend a cui siamo stati abituati negli ultimi anni: nello scusarci sin d’ora per le tante informazioni sbagliate fornite, restiamo in attesa di conoscere i nomi dei tanti professionisti che in ragione delle condizioni competitive e vantaggiose del nostro sistema sanitario decideranno di licenziarsi dalle strutture italiane per cercare una carriera rosea nella Repubblica di San Marino.
Comunicato stampa
DOMANI - Motus Liberi