Domani è sciopero generale!
Con questo sciopero, il secondo quest'anno dopo quello molto partecipato del 30 maggio, la CSU vuole mandare un segnale forte al Governo e alla maggioranza affinché cambino la legge finanziaria in favore dell'equità, dello sviluppo, della trasparenza, della tutela dei fondi pensione, del rispetto di tutti i contratti.
Alla vigilia dello sciopero, dobbiamo registrare un nuovo becero tentativo delle forze di maggioranza di sabotare lo sciopero, che va ad aggiungersi alle intimidazioni precedentemente rivolte ai lavoratori della Pubblica Amministrazione per indurli a non partecipare allo sciopero del 30 maggio scorso. In una comunicato, la maggioranza ha affermato che alcune delle ragioni dello sciopero sarebbero superate, con lo stralcio degli articoli della finanziaria (n. 34 e 35) sui tagli alle retribuzioni dei lavoratori pubblici.
Questo è assolutamente falso, perché dagli emendanti depositati e in nostro possesso questi tagli di fatto vengono confermati, attraverso l'impegno del Governo ad emanare entro il 31 marzo 2019 un apposito decreto delegato che produca in ogni caso una riduzione della spesa per i dipendenti pubblici non inferiore a 2 milioni e 600mila euro. Ciò sarebbe da concordarsi attraverso una trattativa con il sindacato che non è altro che una farsa: come è possibile fare una trattativa quando gli esiti sono già predeterminati?!?
La CSU respinge con forza queste azioni di disinformazione e di sabotaggio, portate avanti ancora una volta in mala fede con il chiaro obiettivo di ostacolare il diritto di sciopero!
La CSU invita dunque tutti i lavoratori, i pensionati e i cittadini a scioperare e a manifestare in massa domani in Piazza della Libertà:
- Per una finanziaria che non faccia pagare solo i lavoratori e i pensionati, che preveda interventi concreti in grado di combattere l'evasione ed elusione fiscale, che sostenga il lavoro e l'economia reale.
- Per contrastare il taglio di 30 milioni dal bilancio dello Stato al Fondo pensioni, peraltro con una modalità inaccettabile di restituzione (solo 19 milioni in 10 anni senza interessi), e l'indistinta riduzione delle no tax area per le pensioni.
- Per ottenere chiarezza sul debito pubblico, portato a quasi 900 milioni, ed avere giustizia nei confronti di coloro che lo hanno creato.
- Per il rispetto dei contratti di lavoro e della contrattazione, oggi messa in discussione dai tagli alle retribuzioni e ai diritti dei dipendenti pubblici.
- Per un unico tavolo di trattativa relativo alle politiche di sviluppo, alla riduzione della spesa pubblica, alla riforma del fisco e delle imposte, alla riforma delle pensioni.
Il programma dello sciopero generale, prevede alle ore 9.00 il raduno in Piazza Nazioni Unite, all'inizio di via Gino Giacomini, sopra il parcheggione coperto (si ricorda che all'ingresso del parcheggio verranno distribuiti ai partecipanti i biglietti per parcheggiare gratuitamente). Alle 9.45 la partenza del corteo lungo le vie del centro fino a raggiungere Piazza della Libertà, dove intorno alle 11.00 è previsto l'intervento dei Segretari Generali di CSdL e CDLS. La manifestazione e l'astensione dal lavoro proseguiranno anche nel pomeriggio.
Domani dunque nuovo sciopero generale: ancora una volta, "Uniti per il paese".
Cs CSU