Don Gabriele Mangiarotti: "Custodero, Anastasi … e poi?"
Ci sono momenti in cui certi fatti che accadono, per la loro vicinanza nel tempo e per le persone coinvolte, chiedono con insistenza di essere posti al centro dell’attenzione di tutti, almeno per un confronto e per un tentativo di giudizio. Abbiamo letto la notizia della morte di Giovanni Custodero e di Pietro Anastasi («La morte di Giovanni Custodero, giovane calciatore deceduto dopo essere stato sottoposto a sedazione profonda, conseguente ai dolori provocati da un tumore osseo, ripropone il tema della liceità o meno di questa pratica. Ovvero quando è misura corretta per alleviare il dolore e quando è atto eutanasico.» … «Le parole del figlio Gianluca fanno chiaramente intendere che la sedazione che ha portato alla morte l'ex campione di calcio Pietro Anastasi, malato di Sla, aveva chiare intenzioni eutanasiche. È la dimostrazione che già oggi l'eutanasia è possibile in Italia e che la recente sentenza della Consulta sul suicidio assistito è ideologica.») e non possiamo non interrogarci. Ed è l’occasione per partecipare all’incontro con Giacomo Rocchi, magistrato con funzioni di Consigliere presso la Corte Suprema di Cassazione, esperto di tematiche bioetiche, e con Giuliana Ruggieri, dirigente medico dell’U.O.C. Trapianti di Siena, presidente dell'Osservatorio di Bioetica di Siena, che affronteranno, con competenza, il tema del fine vita e delle DAT (Disposizioni Anticipate di Trattamento). L'incontro organizzato in vista della Giornata per la vita 2020 si svolgerà giovedì 23 gennaio alle ore 21.00 a Novafeltria (presso il Teatro Parrocchiale). Non possiamo restare indifferenti, né pensare che altri possano legiferare in casi altamente carichi di implicazioni morali, senza diventare protagonisti nella elaborazione di un concreto giudizio. Vale qui la regola: «Niente sopra di noi senza di noi». E in questo tempo in cui la comunicazione sembra appesantita da notizie false e da volontà di manipolazione del consenso, diventa ancora più urgente informarsi per non essere asserviti ed ingannati.
c.s. Don Gabriele Mangiarotti