Tutti noi in questo tempo drammatico cerchiamo di indicare una prospettiva positiva per la vita sociale e personale. E non ci nascondiamo di essere in un tempo di confusione.
Ho trovato in questi giorni questa riflessione che mi pare di aiuto per leggere la situazione e per indicare una prospettiva praticabile, anche se difficile.
Dice un acuto pensatore, Jean Madiran: «Vi è uno spirito della sinistra; e ve n’è un altro. Non aspettatevi, tuttavia, che vi dica che a fronte di uno spirito di sinistra ve n’è uno di destra… Perché … lo spirito della destra è un’invenzione della sinistra. La sinistra consiste nel creare:
1) una sinistra in quanto raggruppamento e cospirazione;
2) una destra per esclusione e denuncia;
3) una lotta “sinistra contro destra”.
[…] Un altro spirito è lo spirito del Cristianesimo. Per natura e per vocazione essi si escludono. Si incontrano anche, ma per ricorrenza illogica e cioè per confusione.
Lavorare per sostenere l’esistenza di una destra, fosse anche verbalmente, nell’ambito dei concetti, è già fare il gioco della sinistra, poiché precipua specificità della sinistra consiste nell’inventare arbitrariamente l’esistenza della destra e la necessità di combatterla politicamente. Lo spirito che non è di sinistra, che non è un’invenzione della sinistra e che esisteva ben prima di essa, è lo spirito cristiano; è la tradizione cattolica, è la civiltà cristiana.
[…] Per sua natura il Cristianesimo non si posiziona in un certo campo di lotte civili piuttosto che in un altro. È che lo si mette. Il Cristianesimo è uno spirito, una realtà che la sinistra colloca volentieri a destra. La verità è che, se si cerca in questo mondo uno spirito e una realtà che non siano sicuramente di sinistra, che nulla debbano alla influenza della sinistra e che appartengano senza alcun dubbio a un altro universo mentale e morale, non si troverà altro che il Cristianesimo. […] Intendo inseparabilmente tutte le realtà naturali che il Cristianesimo purifica, riassume, eleva nel suo sovrannaturale; […] l’evangelo è la buona novella che il Decalogo potrà essere salvato in noi e per mezzo nostro e il nostro destino potrà compiersi anziché fallire. Tale è il fondamento che fu tenuto a memoria e a memoria compreso per diciannove secoli e che appare radicalmente esoterico all’oscurantismo spirituale del ventesimo secolo.» (Jean Madiran, Destra e sinistra)
La vera novità, quella cancellata da una mentalità rimasta «ottocentesca», incapace di superare schematismi nemici della speranza, si trova nel cristianesimo vissuto nel presente, quel cristianesimo sine glossa che ha saputo affascinare tanti uomini e donne e che si vorrebbe cancellare dalla storia viva (del resto lo si è già fatto con il negare le radici cristiane dell’Europa e col silenzio di fronte ai tanti, troppi cristiani perseguitati). E qui a San Marino, questa «antica terra della libertà», potrà dare ancora nuovi frutti se lo si saprà vivere e comprendere nella sua autenticità, come del resto lo straordinario incontro in Repubblica con Benedetto XVI ha indicato.
Certo, ci vuole un impegno educativo serio, soprattutto in questo tempo segnato dall’irrompere di una pandemia che ha minato non solo la salute ma anche i cuori (pur se sconfitta dai cuori stessi dei tanti samaritani che hanno accompagnato i sofferenti). Quell’impegno che ha fatto scrivere ancora a Madiran: «Le società moderne hanno tutte una sinistra appropriatasi della lotta sociale contro le ingiustizie. Vi è, tuttavia, contro le ingiustizie sociali, un altro metodo che quello di costituire una sinistra e di organizzarsi per prendere il potere: è il metodo cristiano, quello che ha soppresso la schiavitù classica e ha compiuto, così facendo, la più grande riforma sociale di tutti i tempi; ma si sa oggi come l’abbia soppressa e, se vi si dicesse che lo fece principalmente con il sacramento del matrimonio, sareste in grado, voi politici, di capire quello che vi si sta dicendo?»
Educazione e difesa della famiglia, la strada nuova e antica per la riforma della società, perché «la sinistra combatte l’ingiustizia mediante la ribellione delle vittime, il Cristianesimo combatte l’ingiustizia mediante la conversione dei peccatori», così salva sempre l’uomo nella sua totalità.
Comunicato stampa
Don Gabriele Mangiarotti