L’economia riminese è ancora in difficoltà, sul fronte del lavoro i segnali positivi più confortanti
L’appuntamento di quest’anno ha visto l’introduzione di Fabrizio Moretti, Presidente Camera di commercio di Rimini e di Massimo Pasquinelli, Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini. A seguire, la presentazione dei dati a cura di Massimo Guagnini, Partner di Prometeia Spa, oltre ad una lettura più in chiave sociologica di Guido Caselli, Dirigente dell’Ufficio Studi di Unioncamere Emilia-Romagna. Relazione finale di Roberto Luongo, Direttore Generale dell’Agenzia ICE, dedicata alle ricadute degli scenari internazionali sulle opportunità per le imprese.
Fotografia sintetica dei dati e confronto 2014 vs 2015
Mercato del lavoro 58.404 avviati al lavoro (almeno un rapporto): +2,9%
93.026 avviamenti al lavoro (numero dei rapporti): -0,3%
Avviamenti con contratto a tempo determinato: 60,8%
Avviamenti con contratto a tempo indeterminato: 12,7% (5,5% nel 2014)
CIG: -11,7% (commercio -27,4%, Costruzioni -26,6%, Abbigliamento +292%)
Tasso di occupazione: 62,9% (61,4% nel 2014)
Tasso di disoccupazione: 9,5% (11,1% nel 2014)
Tasso di disoccupazione giovanile (15-29 anni): 23,5% (28,1% nel 2014)
Demografia delle imprese Imprese attive: 34.339 (-0,5%). 2.868 imprese cessate, 2.641 nuove imprese
Import-Export Export - 0,5%, Import +9,7%
Movimento turistico Arrivi +4,3%, Presenze +1,7%. Permanenza media 4,6 giorni
Congiuntura manifatturiera Produzione +2,5%, Fatturato +1,1%, Ordinativi -0,1%
Annata Agraria Produzione Lorda Vendibile: +3,8%
Sistema bancario Impieghi -2,3%, Depositi +5,9%, Sofferenze bancarie +15,3% (30/09/15)
10 segnali positivi dall’economia riminese
Dopo tre anni si rileva un’inversione di tendenza degli avviati al lavoro
La quota di rapporti di lavoro a tempo indeterminato raddoppia rispetto al 2014
Decisa crescita dei rapporti di lavoro fra over 45, +7,7% rispetto al 2014
L’utilizzo della Cassa Integrazione Guadagni diminuisce dell’11,7% rispetto al 2014
Per la prima volta dall’inizio della crisi scendono i licenziamenti collettivi
Sale il tasso di occupazione dal 61,4% al 62,9%
Scende il tasso di disoccupazione dall’11,1% al 9,5%
Turismo: +4,3% arrivi, +1,7% presenze
Manifattura: +2,5% della produzione, +1,1% del fatturato
Agricoltura: la Produzione Lorda Vendibile sale del 3,8%
10 segnali negativi dall’economia riminese
Lavoro: ancora in calo gli avviati giovani (-1,8% fra 15-24 anni, -2,2% nel 2014).
Aumenta la CIG Straordinaria del 30,6%, unica provincia in Regione
L’utilizzo della CIG è sceso meno a Rimini che in Regione e in Italia
Il tasso di occupazione è più basso dei valori medi della Regione e Rimini è l’ultima Provincia della Regione
Il tasso di disoccupazione è il più alto in Regione dopo Ferrara
Disoccupazione giovanile: 23,5%, triplicato il tasso rispetto al 2008
Demografia imprese: per il secondo anno consecutivo sotto le 35.000 (-1.254 dal 2008)
Export: -0,5%. In Regione, solo Ravenna ha l’altro segno negativo
L’effetto Russia trascina in negativo arrivi turistici ed export prodotti
Credito: -4,1% impieghi alle imprese, +19,7% sofferenze delle imprese (30/09/15)
Scenari previsionali
Gli scenari previsionali aggiornati a Gennaio 2016 riguardano principalmente le dinamiche del valore aggiunto, del commercio con l’estero e del mercato del lavoro e contengono analisi fino al 2018.
Tra il 2016 e il 2018 il tasso medio annuo di crescita del valore aggiunto in provincia di Rimini sarà del +1,4%, inferiore al valore atteso medio annuo del +1,7% per l’Emilia-Romagna e sostanzialmente in linea con il +1,5% atteso per l’Italia.
A livello provinciale la crescita investirà tutti i macrosettori: quelli che ne beneficeranno maggiormente saranno l’industria in senso stretto (+2,4%) e le costruzioni (+2,3%) ai quali seguiranno l’agricoltura (+2%) e i servizi (+1,2%). L’incremento della ricchezza prodotta avverrà già nel corso del 2016 (+1% sul 2015) ma sarà maggiore nel biennio 2017-2018 (+1,6% medio annuo).
Tra il 2016 e il 2018 l’export aumenterà in provincia di Rimini in misura media annua del 4,5%, presentando una crescita superiore rispetto al trend regionale (+4%) e nazionale (+3,3%); anche in questo caso si avrà un incremento nell’anno in corso (+3,9% sul 2015) che aumenterà ulteriormente nel biennio successivo (+4,9% medio annuo). La propensione all’export (export/valore aggiunto x 100) in provincia crescerà di due punti percentuali (dal 21,6% nel 2015 al 23,6% nel 2018), in misura minore rispetto all’incremento che si avrà in Emilia-Romagna (dal 41,4% nel 2015 al 44,2% nel 2018), ma superiore rispetto all’Italia (dal 27,7% nel 2015 al 29,3% nel 2018).
Nel mercato del lavoro riminese tra il 2016 ed il 2018 si evidenzierà una crescita delle unità di lavoro, quantificabile in un +0,7% medio annuo, variazione in linea con quella che si registrerà sia in ambito regionale (+0,8%) che nazionale (+0,6%). La dinamica sarà simile agli andamenti di valore aggiunto ed export, cioè crescita a partire dal 2016 (+0,6% sul 2015) con variazioni più alte nel 2017-2018 (+0,8% medio annuo).
Nel 2018 in provincia di Rimini si attende un deciso calo del tasso di disoccupazione (persone in cerca di occupazione/forze lavoro x 100), in misura pressoché costante di anno in anno, che scenderà al 7,4% (dal 9,5% “a consuntivo” del 2015); sempre con riferimento al 2018, tale percentuale risulterà superiore a quella attesa per l’Emilia-Romagna (5,4%) e inferiore a quella che si avrà in Italia (10%).
Le prospettive sono orientate verso la ripresa che con diversa intensità coinvolgerà tutto il territorio nazionale per consolidarsi nel biennio 2017-2018 e riporre gli anni bui alle spalle.